Videogiochi di guerra fatti per propaganda. Il caso “Death from Above”

Vi andrebbe di “indossare” i panni di unsoldato ucraino? Vorreste essere un pilota di droni a caccia di mezzi corazzati sovietici, con l’obiettivo di distruggere i carri armati contrassegnati dalle lettere “V” e “Z”? Siete pronti a sparare sui nemici, andando in avanscoperta e recuperando materiale bellico utile alla resistenza? DaCharlie Chaplinche irrideHitlerneIl Grande Dittatore, passando per il celebreCasablancasino aTop Gun– esaltando l’eroismo dei piloti americani contro gli spietati nemici russi – la propaganda ovvero “il consapevole utilizzo di tecniche di persuasione per indurre a specifici atteggiamenti e azioni”, è vecchia quanto la guerra e se durante i conflitti mondiali si usavano i film e le star del cinema per coinvolgere la popolazione e tenere alto il morale dei soldati al fronte, oggigiorno, in un’epoca segnata dalla comunicazione velocissima, fake-news e le multiple e divergenti teorie del complotto, è giunto il turno dei videogiochi. Perché stupirsi? Se le giovani generazioni – e non solo – non guardano i telegiornali e non seguono l’attualità distaccandosi dal mondo reale, il mezzo più diretto per raggiungerli sono i social network (ed ecco spiegati i molteplici appelli del presidente ucraino,Volodymyr Zelensky, sempre con indosso la t-shirt verde militare, proprio come quella dei suoi soldati) e in tal senso, una mossa ardita come lo sviluppo di un videogames può far leva sull’adrenalina e sulla fame d’emozione per sensibilizzarli sulla guerra in Ucraina e l’invasione russa. Ma eticamente parlando, siamo sulla strada giusta? Leggi anche –Concimi, la guerra in Ucraina minaccia l’agricoltura siciliana. “Costi triplicati” Più di un anno dopo, il conflitto alle porte con l’Europa ancora infuria e il lancio sul mercato diDeath from Above(Morte dall’alto) ha un intento preciso: l’arcade-game di novanta minuti in soggettiva, sviluppato dallo studio finlandeseRockodilee pubblicato daLesser Evil– una società con sede a Monaco di Baviera che si dichiara “antiautoritaria, antirazzista e democratica senza compromessi” e realizza solo videogiochi con chiari intenti e messaggi politici o sociali – esplicita il desiderio di allargare al massimo la platea di potenziali sostenitori pro-Ucraina. Del resto,i produttori dichiaranoche “il 30% dei proventi netti sarà equamente diviso tra due organizzazioni ucraineche sostengono gli aiuti ‘non-bellici’ alle forze armate ucraine:Come Back AliveeArmy of Drones” e così facendo “puoi essere sicuro che il tuo acquisto contribuisca a una causa meritevole”. Leggi anche –Ucraina, solidarietà e caos: Catania bloccata per la consegna dei “pacchi” La bandiera giallo-blu dell’Ucraina campeggia sin dalla schermata d’avvio e durante l’azione si vedono manifesti con l’effige diVladimir Putin, ricercato dallaCorte penale internazionale dell’Ajaper i crimini di guerra.Death From Abovenon è bipartisan, offre l’unica possibilità di guidare un super-drone ucraino: è una presa di posizione netta, tanto che a seguito delle polemiche scoppiate in Germania,Hendrik Lesser, capo della Lesser, ha affermato: “deliberatamente abbiamo realizzato un gioco semplice, alla portata di tutti, con cui prendiamo una posizione ben chiara”. Anche la colonna sonora è stata creata ad hoc dalla band Antytila, divenuta celebre perchélo scorso anno suonò con gliU2 nella metropolitana di Kiev. Leggi anche –Intelligenza artificiale, l’ultima sfida tra uomini e macchine sarà sulle parole Ciò posto, se sensibilizzare le nuove generazioni può essere molto arduo, è giusto farlo proprio con un videogioco di guerra? Questo è davvero l’unico strumento possibile ed efficace per infrangere il muro di gomma della crescente disattenzione? Se l’intento finale è quello di giungere allatregua eporre fine alla fine delle ostilità,è giusto inneggiare all’uso di bombe e alla distruzione totale del nemico?Che fine ha fatto la terza via, che fine ha fatto l’opzione non-violenta?