Vigili del fuoco, situazione bollente: pochi, pagati tardi e carichi di lavoro

L’incendio che ha costretto allachiusura l’aeroporto di Cataniaconferma le difficili condizioni in cui sono costretti aoperare i Vigili del fuoco, soprattutto per lacarenza di personalea disposizione. Domenica notte, proprio mentrescoppiava l’incendio nello scalo etneo, “il distaccamento Sud dei Vigili del fuoco di Catania, quello della zona industriale,era chiuso“, raccontaCarmelo Barbagallo,coordinatore regionale del sindacato Usb Vigili del fuoco Sicilia. Il presidio, cioè, più vicino geograficamente alla scena del rogo, aveva di fattochiuso i battenti. Niente uomini disponibili, perché le ore di servizio e di straordinario erano statetutte ‘consumate’nel corso dei turni precedenti. Così, sono dovuti intervenire subito uomini degli altri distaccamenti. Leggi anche –Vigili del fuoco, Usb: “Carenze di organico e ritardi nei pagamenti” “Il distaccamento Sud ha chiusol’anno scorso 70 volte– prosegue Barbagallo – e parliamo di un presidio che serve un’area critica come la zona industriale. Domenica sera, durante l’incendio in aeroporto, il distaccamento era chiuso per carenza di personale. Gli uomini erano statiinviati ad Adrano e nel presidio centrale di Cataniaper dare supporto con un’autobotte, altre due squadre erano state inviate il giorno prima aRandazzo“. In pratica, il personale vienesmistato tra i vari distaccamentiterritoriali a seconda delle necessità. Un evento può richiedere più ore di servizio rispetto al turno standard (che è di 12 ore, seguito dai riposi), così scattano gli straordinari. Quando i vigili del fuoco in dotazione al distaccamento hannocompletato tutte le ore possibili, tra servizi ordinari e straordinari, il distaccamento si può ritrovare a corto di personale operativo. Così, chiude fin quando lo stesso personale,dopo i turni di riposo, riprende servizio. Leggi anche –Vigili del fuoco, Cisl Catania: numerosi interventi estivi malgrado le difficoltà “Domenica sera – racconta Barbagallo,intervenuto insieme ai colleghi per fronteggiare l’emergenzain aeroporto – è stato coinvolto il distaccamento centrale diCatania, al quale si sono aggiunte squadre daPaternò. Sul posto c’erano autobotti e un carro aria. Era già partita anche una squadra daAcireale, che è stata fatta rientrare perché nel frattempo era stato già domato l’incendio e non si potevascoprire ulteriormenteil territorio”. Questi problemi si ripetono quotidianamente, secondo quanto riferisce il sindacalista che ha già segnalato più volte inPrefetturala gravità della situazione: “In forza al distaccamento Sud dovrebbero esserci33 unità di personale– spiega – ma ce ne sonosolo 24. In generale, in ogni distaccamento mancano otto uomini”. Una carenza di personale di300 uomini in tutta la Sicilia, 80 solo a Catania. L’organico attuale è composto da 2.900 uomini. “Serve richiamare personale e le ore finiscono in maniera celere. Lunedì mattina, in aeroporto, ho dovutoaspettare un’orettaperché racimolassero qualcuno per garantire i turni”. Va precisato che c’è una squadra che presidia costantementel’aeroporto, ma “si occupa di primo intervento nella zona esterna, cioè sullapista aeroportuale, che non può restare sguarnita. Durante l’incendio, la squadra è intervenuta subito, ma dall’esterno.Anche in aeroportoservirebbero mezzi più idonei, personale, una sede migliore”. Leggi anche –Incendi estivi: accordo da due milioni di euro con i Vigili del fuoco Ci sono delle differenze nelle ore di straordinario che i vari Comandi possono autorizzare. “A Catania ci sonopoche ore di straordinario: 800in quattro turni, per tre mesi. Sono già finite. APalermoinvece sono distribuite in modo abnorme e di ore se ne contano 3.300. Catania è unComando trattato male“, commenta Barbagallo, che ricorda anche la questione degli arretrati. “I compensi dellacampagna estiva 2022ancora non sono stati corrisposti, parliamo di somme di un milione di euro” che rientrano nella convenzione tra laRegione Sicilianae il Corpo dei Vigili del Fuoco. I vigili aiutano nello spegnimento degli incendi estivi, con squadre specifiche dislocate sul territorio (non uomini in più, ma glistessi impegnati su più turni), pagate dalla Regione che però è in ritardo di quasi un anno. Inoltre, “dobbiamo percepire anche ibuoni pasto della convenzione con il Cas, Consorzio autostrade siciliane, fatta quattro anni fa e ora non più attiva, per garantire laprevenzione nelle gallerie autostradali, come a Roccalumera o nel Palermitano. L’ultimo pagamento è stato fattotre mesi fa, ma ancora aspettiamo i buoni pasto”, riferisce il sindacalista. Leggi anche –Incendi boschivi: vigili del fuoco ‘sdoppiati’ e Regione che non paga Ecco cosa c’è alle spalle di quegliuomini in divisa che affrontano le fiammesempre con grande professionalità, seppur con risorse spessoinsufficienti. Ecco quali sono i motivi per cui a volte i camion a sirene spiegate tardano ad arrivare o i centralini hannodifficoltà a risponderea tutte le chiamate. Adesso, nei dieci giorni estivi in cui si annuncia unpicco di alte temperature, non si può escludere che questi problemi si accentuino. Già nei giorni scorsi molti episodi hanno riguardano la provincia etnea, con numerose squadre di Vigili del fuoco impegnate sul campo. “Finché non c’è vento – spiega Barbagallo – tutto si allevia. Ma ècon il vento e le alte temperatureche nascono i problemi, con le faville incandescenti che portano l’incendio anchea 100 o 200 metridi distanza. Noi così non possiamo andare avanti, credo chepresto saremo costretti a dichiarare lo sciopero“.