Villa di Battiato, parla il sindaco di Milo: “Difendere eredità culturale dell’artista”

Sulfuturo della casa di Franco Battiatoa Milo “il Comune non ha alcun potere, perché la proprietà è degli eredi che decideranno cosa fare”. Quanto alvincolo culturaleapposto dallaRegione siciliana,“si tratta di un’iniziativa positiva, che va nella direzione di conservare e tutelare il lascito di questo grande artista”. A fare il punto sul destino divilla Grazia– la proprietà nella frazione Praino in cui Battiato abitò per trent’anni fino alla morte nel 2021 – è il sindaco di MiloAlfio Cosentino. Da anni in prima linea per difendere il legame che univa il cantante de “La cura” a questoborgo di mille animesulle pendici dell’Etna. “Il Maestro amava Milo, e negli anni si era impegnato per la nostra realtà. Perciò è doverosodifenderne la memoria, nel miglior modo possibile”. E anche vigilando sul destino della magione di Praino. “Bisogna fare in modo che l’eredità culturaledi Battiato, che lì è conservata, siavalorizzata a pieno“, spiega Cosentino. Leggi anche –Cultura: Vulcanica, l’evento di fine estate sulla “imprenditoria giovane” Proprio l’obiettivo che si pone il vincolo di tutela regionale. Come spiegato daFocuSicilia,subito dopo la morte di Battiatola Soprintendenza dei beni culturali di Catania avviò l’iter. Completato nel novembre 2022 con il decreto ditutela dell’immobile.Villa Grazia va salvaguardata in quanto “inestimabile lascito culturale a testimonianza della vita artistica e del pensiero del Maestro […] artista italianotra i più amati e apprezzatinel panorama musicale nazionale e internazionale”. Il vincolo è stato apposto ai sensi del Codice nazionale dei beni culturali e della legge regionale in materia, e prevede che i beni “non potranno esseredemoliti, modificati o restaurati” senza l’autorizzazione delle autorità competenti. La proprietà, però, rimane dei legittimi eredi. Secondo il giornaleOpen, che ha pubblicato iltestamento olografo di Battiato, la nipote Cristina, nominata “erede universale” dal cantante, avrebbe deciso di opporsi al vincolo regionale. Leggi anche –Turismo culturale, un affare che vale 73 milioni di euro per la Sicilia Indiscrezioni a parte, per Cosentino la priorità resta quella ditutelare villa Grazia, così battezzata da Battiato in omaggio alla propria mamma. E soprattutto il contenuto della magione, “libri, dipinti, strumenti musicaliche il Maestro aveva messo insieme negli anni. E che rappresentanola sua vera eredità“. Non a caso, al decreto di vincolo è allegata una corposa relazione con il dettaglio di “strumenti, opere pittoriche e beni librari e documentali” conservati nella villa. “Si tratta di unpatrimonio straordinarioche merita di essere salvaguardato e valorizzato. Senza nulla togliere ai diritti dei familiari”, osserva il sindaco di Milo. Quanto all’idea di un “Museo della Musica” – lanciata nel 2021 dalla Soprintendente dei beni culturali di CataniaDonatella Aprile“perché possa testimoniarne la vita di Battiato e diventare un luogo di riferimento” – Cosentino è favorevole. “Sarebbe sicuramenteuna bella iniziativa. Un omaggio a un artista amatoin tutto il mondo“. Leggi anche –Fundraising, l’arte di trovare risorse per la cultura tra dono e passione In attesa di conoscere ledecisioni della famiglia,il Comune non resta con le mani in mano. Cosentino cita diverse iniziative portate avanti perricordare Battiato, sia sul piano strettamente musicale che filosofico e culturale. “Si tratta di una grande figura che merita di essere celebrata in tutte le sue sfumature. Insieme a un altro illustre ospite della nostra Milo,Lucio Dalla, autore di brani molto belli”. Proprio il rapporto tra Battiato e Dalla, di stima artistica e personale, è immortalato in unastatua a grandezza naturaleraffigurante i due artisti. Ideata e disegnata daGianfranco La Pirae realizzata dall’artista Placido Calì presso la Fonderia di Nola, nel napoletano. “Una bella iniziativa dellanostra Pro-loco, che con il sostegno dell’amministrazione e di tanti cittadini ci permette di incontrare Battiato e Dalla ogni giorno, nella piazza Belvedere. Ribadendo il legame di questi grandi artisti con il paese di Milo”, conclude Cosentino.