Zone franche Montane: si riapre il dibattito sulla fiscalità di vantaggio

“Esprimiamo il nostro sostegno al percorso per la valorizzazione e lo sviluppo delleZone montanee chiediamo alGoverno regionaleattenzione sull’argomento ”. Così i sindacatiCgil Cisl e Uil Siciliache, rappresentati dai segretari confederaliGabriella Messina, Paolo Sanzaro e Ignazio Baudo, invitati dalComitato per le zone franche montane, hanno partecipato oggi, assieme alle associazioni datoriali, a un incontro a Villa Niscemi a Palemo. Leggi anche –Zone franche nelle terre montane: l’iter deve ricominciare da capo “Il tema- affermanoMessina, Sanzaro e Baudo– è ridare vitalità alle zone montane, che stanno subendo unpesante spopolamento. E perché questo obiettivo sia centrato – aggiungono- sonoindispensabili misure specifichegià nella prossima Finanziaria e un’attenzione particolare che ci auguriamo il governo regionale voglia mettere in campo”. La richiesta pone anche nuovamente il tema dell’istituzione delle “Zone franche montane“, aree a fiscalità di vantaggio, il cui iter sembrava alla fine del 2021 essere giunto a una svolta chiave. LaRegione sicilianaaveva infattiapprovato la “perimetrazione”, includendo ben 159 Comuni siciliani. Da allora, come più volte denunciato dal Comitato, l’iter sembra essersi interrotto. Presenti anche i rappresentanti regionali diConfcooperative(Stefano Canzoneri),Confartigianato(Natale Ferla),Casa Artigiani(Maurizio Pucceri),CNA(Tindaro Germanelli),CLAAI(Orazio Platania),UniCoop(Roberta Iannello) eUNCI(Giuseppe Gullo). Dal confronto, informa il Comitato, è emersa l’esigenza di chiedere un ulteriore audizione alla Commissione III per le Attività Produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana, presieduta dall’onorevoleGaspare Vitrano, auspicando l’intervento degli Assessori regionali per le Attività Produttive e all’Economia,Eddy TamajoeMarco Falcone. Dall’incontro è emersa – altresì – l’opportunità di coinvolgere nel comitato regionale le organizzazioni di categoria, che si aggiungerebbero all’associazione zfm Sicilia e alla rappresentanza dei 157 sindaci dei Comuni interessati alla norma di politica economica e individuati con la Delibera di Giunta Regionale n. 405 del 21 settembre 2021, coordinati dal primo cittadini di Limina (Me),Filippo Ricciardi. “Le Zone Franche Montane”, per i restanti delle aree sconosciute alla politica, rappresentano in primis un progetto “per restare” e poi per “fare venire”. Il Parlamento regionale acceleri la definizione dell’iter istruttorio, non ci sono impedimenti per far partire l’esperienza legislativa della prima Legge di prospettiva della storia di Sala d’Ercole”. Lo hanno ribadito, nel corso dell’incontro,Vincenzo LapunzinaeSalvatore Cassisi, presidente e tesoriere dell’associazione zone franche montane Sicilia