Infrastrutture idriche, a Palermo un parco progetti da 500 milioni di euro

Infrastrutture idriche, a Palermo un parco progetti da 500 milioni di euro

Un piano di investimenti da 500 milioni di euro, di cui 200 già finanziati, nell’agenda di Amap, la partecipata comunale che gestisce le reti idriche a Palermo. Il dato è emerso nel corso del convegno organizzato dalla stessa azienda, in collaborazione con Servizi a Rete, Xylem e Ance Sicilia, con oltre cento fra tecnici, amministratori pubblici, gestori del servizio idrico e imprese. Il tema è di grande attualità, vista la gravissima siccità che sta colpendo il nostro paese e la prospettiva di impatto che il cambiamento climatico avrà proprio su disponibilità e qualità delle risorse idriche. In questo senso, i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) rappresentano una opportunità straordinaria per il rilancio sostenibile dell’industria idrica in Italia, in particolare nel Mezzogiorno. Con oltre quattro miliardi di fondi previsti, soprattutto per il miglioramento dell’approvvigionamento e la riduzione delle perdite idriche, si punta all’ammodernamento di migliaia di chilometri di reti, anche con il ricorso a strumenti e sistemi digitali per la gestione dell’acqua. Proprio sulla sinergia fra diversi soggetti e sulla capacità di progettazione e programmazione, ha puntato il proprio intervento l’amministratore di Amap Alessandro Di Martino, che ha sottolineato che l’azienda “ha fatto un investimento sulla capacità di progettazione, innescando un processo virtuoso di scambio e collaborazione fra le nostre Unità incaricate degli investimenti e, appunto, della progettazione. Il risultato di questo investimento è un parco progetti di oltre 500 milioni di euro molti dei quali, per circa 200 milioni, già finanziati, che ci permette di essere pronti a sfruttare ogni opportunità offerta non solo dal Pnrr, ma anche da altre iniziative regionali, nazionali o comunitarie a sostegno del settore idrico”. Sulla necessità di lavorare sull’innovazione è intervenuto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, secondo il quale “in un periodo di siccità e cambiamento climatico occorre un ripensamento in termini di qualità e innovazione dell’infrastruttura idrica. Gli obiettivi non possono essere solo quelli del lavoro sulla adduzione ma anche quelli della raccolta, della distribuzione e del riuso, che rappresenta un tema cruciale e strategico per garantire al pianeta e alle nostre comunità la sicurezza di avere un’adeguata fornitura idrica  di qualità”.