Ail Catania festeggia 25 anni. “A supporto di medici e pazienti”
AIL Catania festeggia le sue nozze d’argento con un convegno al Museo Diocesano. Circa1 milione e 600mila europer la ricerca;1 milione e 75mila euroa sostegno dei reparti diEmatologia del Policlinico e dell’ospedale Garibaldi. E ancora700mila europer l’assistenza domiciliare e190milaa sostegno dei pazienti e delle loro famiglie. Questi i numeri in25 annidi operato. Una storia iniziata nel 1998, anno in cui il presidenteRiccardo Bottinopropose di fondare la sezione di Catania, prendendo a modello quanto fatto nel 1969 daFranco Mandelli, istituendo AIL Nazionale. “Oggi – spiega Bottino – contiamo44 soci, 142 volontari, è il supporto di molteplici medici e ricercatori. Figure fondamentali per portare avanti campagne di sensibilizzazione, attività di raccolta fondi e servizi indispensabili”. Azioni messe in campo che hanno consentito ad Ail Catania di fare passi da gigante: “Oggi è possibile guarire da patologie che 50 anni fa erano difficili da affrontare– aggiunge il presidente Bottino – inoltre, dal 2001 offriamoassistenza domiciliare, consentendo ai pazienti che non possono recarsi nelle strutture ospedaliere di avere le terapie di cui necessitano. Mentre dal 2019 è stato attivato unservizio navettaper i soggetti affetti da mieloma multiplo:ben 2.066 viaggi, 58.541 chilometri e 22 assistiti“. Leggi anche –Tumori: a Biancavilla troppe morti. La fluoro-edenite continua a uccidere Tra i progetti portati avanti da AIL Catania anche“Cura e nutrizione del paziente onco-ematologico cronico”. Iniziativa ambiziosa che si avvale della presenza di medici, psicologi, biologi nutrizionisti e consulenti di immagine, allo scopo disostenere il paziente non solo dal punto di vista medico, ma anche emotivo e alimentare. “Una buona condizione psico-fisica può contribuire positivamente alle cure», sottolinea ancora Bottino. In 25 anni la forza di AIL Catania è emersa anche nei momenti più difficili, come quello della pandemia, nel 2020. “Pur non potendo erogare alcuni servizi indispensabili – commenta il presidente dell’Associazione – siamo riusciti a garantire la consegna domiciliare delle terapie e a stringere rapporti di collaborazione con scuole e altri enti, grazie a interessanti campagne di sensibilizzazione”. Leggi anche –Tumori: in Sicilia uccidono di più. Al colon-retto, seno e cervice i più letali Tra queste è da segnalare “Cuore di Panno”, con la quale AIL Catania – con il supporto di un’infermiera del reparto di Ematologia di un ospedale etneo – consentirà a un paziente extracomunitario di ricevere untrapiantodal fratello residente in un Paese del centro Africa. Il tutto grazie al contributo del responsabile dei Trapianti di Midollo OsseoGiuseppe Milone. Un filo conduttore con l’intero operato dell’Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mielomi, che oggi conta 83 sezioni. “Quanto fatto a Catania e in Sicilia dimostra l’importanza della sinergia tra i reparti di Ematologia e AIL, riducendo quasi a zero le migrazioni sanitarie – commentaPino Toro, presidente di AIL Nazionale – con uno sguardo più ampio, la collaborazione e gli investimenti nella ricerca, quasi 20 milioni solo nel 2022 in Italia, oggi garantiscono una migliore qualità e maggiore aspettativa di vita”. Non solo parole, ma fatti. A confermare i dati esposti la testimonianza della pazienteCarmela Passanisie gli interventi diRosario Giustolisi(direttore emerito Ematologia Università di Catania oggi in pensione),Francesco Di Raimondo(direttore Ematologia Azienda Policlinico-San Marco di Catania),Ugo Consoli(direttore Ematologia Arnas Garibaldi di Catania) eAlessandro Amaro(vicepresidente AIL Catania e presidente Associazione CarlottaXAil). Durante la cerimonia, spazio al professoreGiuseppe Alberto Palumbo, che ha presentato il premio alla Ricerca per i 25 anni di AIL Catania, vinto dal ricercatoreAndrea Duminuco. A concludere la giornata la consegna delle onorificenze.