Dopo il tragico incidente di Roma, in cui ha perso la vita un bambino di 5 anni con tutte le polemiche del caso incorso, e diciamo la verità come tutti i governi “nuovi” che si rispettino, viene varato dal Consiglio dei ministri il nuovo DDL sul codice della strada. Tante novità a volte anche in contraddizione tra loro come l’aumento dei limiti di velocità, in alcuni tratti autostradali, da 130 a 140 km orari.
Patente ritirata a vita
Patente sospesa per chi guida in stato di ebbrezza, per chi assume stupefacenti e per chi tiene il cellulare in mano mentre con l’altra guida. Non ci sarà bisogno neanche di provare l’alterazione, basterà il risultato positivo al momento del fermo al test salivare. In caso di recidiva via la patente a vita. Non solo: stop all’auto da 7 a 15 giorni per chi ha meno di 20 punti sulla patente di guida e passa col rosso, oppure va troppo veloce o non ha la cintura. Stretta anche sui monopattini, con il casco ora obbligatorio pure per i maggiorenni, che devono avere assicurazione e targa. Ora la palla passa al Parlamento che entro l’autunno deve dare il via, il ministro Matteo Salvini spera senza modifiche, al disegno di legge in questione. Diciotto articoli che riformano il codice della strada inasprendo sanzioni e pene, con l’obiettivo dichiarato del Governo di rendere le strade più sicure, per pedoni, ciclisti e motociclisti, nonché per tutti gli utenti della strada.
Tolleranza zero
Se guardiamo, SOTTOSOPRA, al provvedimento varato (che sembra di “buon senso”) la cosa che di più risalta agli occhi è la richiesta di “tolleranza zero” da parte del Governo e del Ministro dei trasporti Salvini, dopo il gravissimo incidente mortale costato la vita a Roma al piccolo Manuel di cinque anni nello scontro violentissimo tra la Smart guidata dalla madre e la Lamborghini guidata a folle velocità a da Matteo Di Pietro, youtuber, mentre con amici a bordo faceva un video. Il timore è che tali provvedimenti nascano esclusivamente da spinte emotive che servono per placare la voce dell’opinione pubblica, stanca dei continui incidenti e morti sulle strade italiane, soprattutto perché, dopo i vari polveroni mediatici si lascia tutto invariato, con processi a volte lunghissimi e con pene (per chi ha compiuto i reati) blande e non certe. Per guidare, in futuro, macchine di quella cilindrata bisognerà avere la patente da almeno tre anni, come per tutte le auto superiori a 55 kw per tonnellata.Non si esclude, ha sottolineato il Ministro Salvini,l’introduzione di un patentino supplementare per i cosiddetti “macchinoni” anche per chi ha la patente di guida da molti anni.
Punti bonus sulla patente
Nel nuovo DDL sono comprese anche altre modifiche, da quelle per rendere più sicuri i passaggi a livello a nuove sanzioni per la sosta vietata, da nuove norme sulle Ztl a regole più chiare sugli autovelox (i quali dovranno essere omologati per evitare truffe e contestazioni). In più in caso di incidenti potrà entrare in strada anche la safety car, come nella Formula uno, per rallentare il traffico ed evitare nuovi tamponamenti. L’ultima parte del disegno di legge è dedicato all’educazione stradale, prevedendo un bonus di due punti sulla patente ai ragazzi che abbiano frequentato corsi, organizzati dal ministero dell’Istruzione e del Merito, sulla sicurezza stradale a scuola.