Banche, per Fabi è emergenza rapine. “Ripristinare la guardiania armata”

Banche, per Fabi è emergenza rapine. “Ripristinare la guardiania armata”

Ormai è emergenza rapine in banca. La Fabi, il sindacato maggiormente rappresentativo del settore bancario, ha da tempo lanciato l’allarme: colpi in diminuzione su scala nazionale ma in recrudescenza in Sicilia. “Non c’è due senza tre – afferma Gabriele Urzi Segretario Provinciale Fabi Palermo e Responsabile Salute e Sicurezza – e purtroppo è un disastro annunciato. Dall’inizio dell’anno (e siamo ancora a gennaio) questo è il terzo evento criminoso che si registra in Sicilia”. Il riferimento è a un tentativo di rapina ad Unicredit al Villaggio Mosè ad Agrigento. “Uno o due rapinatori – un dato ancora da accertare come scrive Fabi – con accento spiccatamente catanese, hanno fatto irruzione nei locali della filiale e ha rinchiuso in un locale clienti e dipendenti sembrerebbe armati di pistola. Ma qualcosa deve essere andato storto e i malviventi si sono dati alla fuga dopo avere fallito il tentativo. Sul fatto indaga la Polizia che ha perlustrato sia il quartiere commerciale del Villaggio Mosè che la statale 640”. A Catania, informa sempre il sindacato, “poco dopo il Capodanno, i rapinatori si sono introdotti dal muro perimetrale nei locali di una filiale Unicredit in prossimità dell’ora di pranzo, arraffando in pochi minuti il contante presente e si sono dati alla fuga. Il 17 gennaio a Banca Intesa a Villabate (in provincia di Palermo) in corso Vittorio Emanuele sono entrati due rapinatori armati di taglierino e hanno portato via circa 15.000 euro”.  Secondo Urzì “ancora una volta le Banche pensano che basti l’eccellente opera delle forze dell’ordine ma ormai è chiaro che non si può risolvere il problema facendo affidamento solo sul valido lavoro di prevenzione e di indagine di polizia e carabinieri. Le banche investono in sicurezza, ma non bastano i tanto sbandierati 500 milioni di euro spesi se si continua a vivere in un clima di terrore. Occorre dotare le filiali di sistemi sempre più sofisticati e soprattutto aumentare massicciamente il budget da destinare alla sicurezza. Inoltre, è fondamentale nei casi più critici, ripristinare e aumentare la guardiania armata che costituisce il deterrente principe per i malintenzionati e che è stata drasticamente ridotta per ridurre i costi, al di là delle favole che la tecnologia possa sostituire la presenza dell’occhio vigile dell’uomo”.