Energia rinnovabile: non basta. Cresce lentamente. Sicilia e buoni esempi

Energia rinnovabile: non basta. Cresce lentamente. Sicilia e buoni esempi

Energia rinnovabile: l’Italia cicredema non troppo. Gli impianti riprendono acresceredopo 12 anni e la nuova potenza installata sfiora i5,8 GW, 4,2 GW in più rispetto al 2012 e 2,6 in più del 2022. A guidare il settore è il solarefotovoltaico, che ha aggiunto 5,23 GW di potenza, seguitodall’eolicocon un aumento più modesto, di 487 MW. Sebbene questi dati sianopositivie indichino unprogressoverso gli obiettivi ambientali, non sono ancorasufficientiper raggiungere gli obiettivi del 2030. Secondo le tendenze attuali, l’Italia raggiungerà la capacità rinnovabile desiderata (90 GW) solo nel2046, con un ritardo di16 anni. Questa valutazione è presentata nel rapporto “Comunirinnovabili” diLegambiente, che analizza anche lebuonepratichee lecomunitàenergetiche rinnovabili emergenti in Italia. LaSiciliaè la quarta regione per laproduzionedi energia rinnovabile. Per il solare fotovoltaico spiccano, tra i primi dieci Comuni d’Italia,SclafaniBagni(Palermo) eAugusta(Siracusa). Leggi anche –Agrivoltaico, alle Ciminiere di Catania convegno su rinnovabili e agricoltura Per ilfotovoltaico, quanto a potenza installata, guidano la classifica laLombardiacon 1.418 MW, ilPiemontecon 927 MW e ilVenetocon 900 MW. Seppur più lentamente rispetto al solare, cresce anchel’eolico. Nel 2023 si è registrato un incremento di 487 MW di potenzainstallatasul territorio nazionale. In pratica un aumento di produzione, rispetto al 2022, del 15%. Così facendo, questa tecnologia è arrivata a quota12,3 GW, distribuiti in 1.043 Comuni, in grado di soddisfare il7,6%del fabbisogno energetico elettrico del Paese. Sono101 i nuovi impiantirealizzati in questo ultimo anno, per un totale di 380 MW e 61 comuni coinvolti. La RegionePugliacontinua ad essere il traino per l’eolico, con 106 MW di nuova potenza installata nel 2023. Per la produzione di energia rinnovabile da eolico seguono laSiciliacon 92 MW di nuove installazioni, laCampaniacon 81 MW e laSardegnacon 73 MW. Leggi anche –Rinnovabili, la Sicilia nel “pentagono” della filiera di produzione Il rapporto di Legambiente dà risalto alleComunità energetiche rinnovabili. Sono vere e proprieassociazionidi enti pubblici, cittadini privati e aziende, che si connettono tra loro e sottoscrivono accordi formali percondividerela produzione e l’uso di energia pulita. Si mettono insieme le risorse tra chi ha gli impianti di produzione, come i pannelli fotovoltaici suitettidi una scuola pubblica, ad esempio, e i cittadini o le aziende checonsumanol’energia prodotta. Tra i principali progetti in tutta Italia, spicca la Comunità energetica rinnovabile “CommOn Light” a Ferla(Siracusa), tra lecinqueiniziative già realizzate e premiate da Legambiente e dal Gruppo Met. Nello specifico, il progetto siciliano di Ferla, che si è classificato alsecondoposto, è una comunità energetica dove le entrate generate dallapartecipazionealla Cer supportano i cittadini in condizioni dipovertàenergetica e finanziano l’installazione dinuoviimpianti. Leggi anche –Energia: in Sicilia si consuma di più. Un terzo da fonti rinnovabili Tra i casi distudioproposti dal report diLegambiente, campeggia quello siciliano diAidone, in provincia di Enna. È il progetto “Solecaldo“, un nuovo parco fotovoltaico tra i tanti realizzati daEdisonnell’Isola. Ha una potenza di41 MWe oltre 91 mila moduli fotovoltaici. Potrà generare una media di circa71,5 GWhdi energia rinnovabile all’anno, facendo fronte a unfabbisognoenergetico di26.500 famiglieed evitando l’emissione in atmosfera di oltre 29.000 tonnellate di CO2 all’anno. I lavori di costruzione sono iniziati nel novembre del2020e sono durati due anni e mezzo, impiegando45 impresefornitrici.L’allaccioalla rete elettrica nazionale e la conseguente entrata in esercizio dell’impianto sono avvenuti neldicembre2023. Inoltre, in sintonia con la propria politica di sostenibilità, Edison ha deciso diriqualificareil territorio in prossimità dell’impianto attraverso lapiantumazionedi 10.600 ulivi distribuiti su 17 ettari, in una zona extra rispetto ai circa 50 ettari complessivi del parco fotovoltaico.