All’aeroporto di Catania i voli aumenteranno gradualmente nel terminal C, ma il terminal A, danneggiato dall’incendio di domenica notte, resterà chiuso almeno per altri cinque giorni. Lo hanno comunicato insieme l’Enac (Ente nazionale dell’aviazione civile) e la Sac (Società aeroporto Catania). L’operatività complessiva dello scalo riprenderà progressivamente anche grazie a una nuova tensostruttura che la Protezione civile sta montando e che supporterà le operazioni di imbarco nel terminal C: in questo modo i voli potranno salire prima da due a quattro ogni ora, poi a sette ogni ora. Al contempo, infine, verrà adottato un Notam (Notice to airmen – avviso ai naviganti) di chiusura del terminal A per ulteriori cinque giorni, per favorire una migliore comunicazione con i passeggeri che potranno avere precise indicazioni sulla riprotezione dei voli.
Palermo continuerà ad accettare i voli “ex Catania”
Nel frattempo, grazie alla collaborazione con il Prefetto Maria Carmela Librizzi e con il
governatore Renato Schifani, che ha richiamato tutti al senso di responsabilità comune
per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini, è entrato a regime il sistema di trasferimento con navette dei passeggeri verso gli scali di Comiso, Palermo e Trapani: il servizio proseguirà nei prossimi giorni. Intanto, in risposta alla decisione di Gesap, società di gestione dell’aeroporto “Falcone-Borsellino” di Palermo, che avrebbe voluto limitare l’utilizzo dello scalo a partire da venerdi, è intervenuta l’Enac, rivendicando “il proprio ruolo di autorità nel determinare la capacità degli aeroporti siciliani a supporto dell’operatività di Catania”. Palermo si prevede possa quindi continuare ad accogliere i voli dirottati da e per Catania.