Due mesi di attesa, poi le imprese siciliane potranno usufruire di nuovi fondi “Ripresa Sicilia“, ovvero il bando destinato alle imprese che intendono accedere a contributi in conto capitale gestiti dall’Irfis. E i fondi a disposizione saranno molto più sostanziosi di quelli messi finora a sistema. “Sono 100 milioni di euro che si aggiungono ai 36 già stanziati. Così faremo in modo che due richieste su tre vadano a buon fine. Finora le richieste hanno raggiunto i 300 milioni”, ha annunciato oggi il presidente della Regione siciliana Renato Schifani. Il luogo dell’annuncio ha esso stesso il valore di un intervento programmatico, ovvero Confindustria Catania, dove per la prima volta Schifani ha incontrato il nuovo presidente degli industriali etnei, Angelo Di Martino, e il sindaco di Catania Enrico Trantino, “il nostro primo incontro istituzionale”, ha sottolineato il presidente della Regione.
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Investimenti sulla sicurezza dei fiumi
Tema dell’incontro era la presentazione del dossier sulla zona industriale di Catania, presentato da Confindustria, e nel quale emerge un quadro fatto di un’area piena di problematiche storiche e irrisolte dagli allagamenti alla manutenzione stradale. Il presidente della Regione ha fatto il punto sulle azioni in corso per migliorare la situazione delle zone industriali. Si va dalla pulizia dei canali agli interventi contro il dissesto idrogeologico, dalle infrastrutture alla mobilità regionale. “Le risorse ci sono, il tema è come realizzare gli interventi”, ha detto Schifani, riferendosi a un complicato e ormai annoso rapporto con la dirigenza regionale “indipendente dalla legge Bassanini”. Ma sul dissesto idrogeologico, “problematica direttamente in capo alla presidenza della Regione”, ha assicurato l’arrivo in tutta la Sicilia di “un grande piano per il risanamento e la messa in sicurezza dei fiumi”. Sulla tematica sono già in corso contatti con il governo nazionale.
La Palermo-Catania verrà commissariata a breve
All’incontro con gli imprenditori il nuovo sindaco Trantino ha dato ampie rassicurazioni per le tante problematiche dell’area: “Ho mantenuto la delega, e non perderò la faccia per un impegno che non posso mantenere”, elencando una serie di punti critici e specifici sui quali l’amministrazione è già operativa di concerto “con le almeno 10 amministrazioni che sono competenti nell’area”. Rassicurazioni fatte proprie anche da Schifani, che promette “massima attenzione per Catania”, a cominciare dalle infrastrutture, in particolare l’autostrada A19 per Palermo. L’arteria, da anni oggetto di restringimenti e interruzioni, “verrà a breve commissariata dal ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini”, e “Anas è finalmente pronta a spendere alcune centinaia di milioni”. Schifani difende inoltre gli investimenti, “dal valore di 11,5 miliardi di euro” attualmente in corso per il raddoppio ferroviario Catania-Palermo-Messina. E lo fa con un attacco alla stampa “non è vero che l’alta o la media velocità non ci sarà. Magari non si arriverà a 300 km orari, ma nemmeno solo a 100. A fine luglio faremo una conferenza stampa con Rfi per spiegare la situazione”, ha detto il presidente della Regione.
Per Comiso si avvicina il futuro da scalo cargo
Dopo aver ricordato i “350 milioni di euro stanziati in questi anni tra aiuti caro gasolio e Covid, sempre grazie al nostro fiore all’occhiello, l’Irfis”, Schifani ha affrontato anche lo sviluppo dell’aeroporto di Comiso. Per lo scalo, gestito insieme all’aeroporto di Catania da sac Spa, Schifani conferma un futuro da “aeroporto cargo”. A giorni “ci sarà un ulteriore incontro, un tavolo tecnico che ho voluto io. Comiso deve diventare aeroporto cargo, in modo che le merci di quella zona non debbano dipendere dal gommato”. Per farlo servono infrastrutture specifiche, e Schifani rassicura “siamo a buon punto, abbiamo individuato l’area dove sorgerà il grande magazzino e le altre infrastrutture”, ha concluso il presidente della Regione siciliana.