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Altri fondi per la Palermo-Catania: 3,4 miliardi di euro per la ferrovia

Una disponibilità finanziaria che si affianca al miliardo e 400 milioni provenienti dal Pnrr. Il maxi intervento è stato approvato dalla Banca europea degli investimenti.  L'accordo raggiunto è frutto di un lavoro di squadra tra istituzioni europee e italiane

Il completamento della linea ferroviaria veloce tra Palermo e Catania, condotto dal Gruppo Fs con la sua società Rete Ferroviaria Italiana, si assicura nuove risorse per 3,4 miliardi euro. Una disponibilità finanziaria per la Palermo Catania che si affianca al miliardo e 400 milioni provenienti dal Pnrr e consolida il percorso di ammodernamento della rete ferroviaria siciliana sul quale il Gruppo guidato da Luigi Ferraris sta investendo circa 21 miliardi fino al 2030. Il maxi intervento è stato approvato dalla Banca europea degli investimenti ed è suddiviso in un finanziamento diretto al ministero dell’Economia di 800 milioni e un innovativo strumento di contro-garanzia, studiato insieme a Ferrovie dello Stato Italiane, da 1,3 miliardi a favore di intermediari finanziari, di cui 500 milioni per l’operazione apripista con Intesa Sanpaolo, 300 milioni per quella con Cassa depositi e prestiti e ulteriori 500 ancora da destinare. Grazie al programma InvestEu l’impegno di un miliardo e trecento milioni garantiti dalla Bei può essere raddoppiato a 2,6 miliardi portando le risorse attivate, con gli 800 milioni al Mef, a 3,4 miliardi a favore del collegamento ferroviario tra Palermo e Catania.

Segmento fondamentale della Rete europea Ten-t

L’accordo raggiunto, frutto di un lavoro di squadra tra istituzioni europee e italiane, tra pubblico e privato, sottolinea la grande attenzione per il ruolo della rete ferroviaria siciliana e in particolare della Palermo-Catania che, insieme alla Messina-Catania e al Ponte sullo Stretto, rappresenta un segmento fondamentale del Corridoio Scandinavia-Mediterraneo della Rete Ten-t (Trans european network transport), volto a collegare l’Europa settentrionale con quella meridionale. Un aspetto che non è certo passato inosservato ed è stato rimarcato negli interventi dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato italiane Luigi Ferraris e del ministro delle Infrastrutture e trasporti Matteo Salvini durante la presentazione dell’accordo, la mattina del 14 marzo, nella sede del Mit.

Un collegamento lungo 226 chilometri

Le risorse stanziate saranno destinate in particolare agli interventi di potenziamento del collegamento Palermo-Catania, lungo 226 km, nella tratta Fiumetorto-Bicocca dove porteranno a raddoppiare l’attuale binario unico e a incrementarne il limite di velocità fino a 200 km/h. Il completamento dei lavori permetterà di ridurre di un terzo i tempi di percorrenza attuali. Sulla rete potenziata, infatti, i treni, sia merci che passeggeri, viaggeranno fino a una velocità di 200 km/h,  i tempi di viaggio tra Palermo e Catania si ridurranno di circa 60 minuti, le due città metropolitane saranno collegate con treni diretti in 2 ore rispetto alle 3 ore attuali.  Proprio nell’ambito del Pnrr, Rfi ha infatti chiuso il 2022 con il lancio di sei gare da sei miliardi totali in Sicilia, che permetteranno di aprire tutti i cantieri della Palermo-Catania-Messina nel corso di quest’anno.

La soddisfazione del governo regionale

L’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò esprime soddisfazione per il via libera al finanziamento da 3,4 miliardi di euro per il raddoppio ferroviario della tratta Palermo-Catania, annunciato stamattina dal vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini.
 “Un risultato – evidenzia l’esponente del governo Schifani – reso possibile anche grazie al grande lavoro, fatto in tempo record dalla Regione Siciliana, per quanto riguarda tutti gli atti propedeutici (conferenze di servizi e rilascio dell’intesa). Adempimenti che hanno consentito a Rete ferroviaria italiana di poter pubblicare i bandi di gara entro il 31 dicembre scorso”. “Per la mobilità nell’Isola – prosegue Aricò – si tratta  di un intervento strategico che consentirà di avere una rete ferroviaria più moderna, rispetto a quella attuale realizzata alla fine dell’Ottocento, come nelle altre regioni italiane. Un nuovo tracciato che consentirà ai treni di viaggiare anche a duecento chilometri orari, raddoppiando l’attuale velocità”.

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Redazione
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Business, Lavoro, Ambiente, Legalità e Sicurezza. FocuSicilia ha l'obiettivo di raccontare i numeri dell'isola più grande del Mediterraneo. Valorizzare il meglio e denunciare il peggio, la Sicilia dei successi e degli insuccessi. Un quotidiano che crede nello sviluppo sostenibile di una terra dalle grandi potenzialità, senza nasconderne i problemi.

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