Il governo regionale dichiara lo stato di crisi regionale e chiederà a Roma lo stato di emergenza per le decine di Comuni raggiunti dalla cenere dell’Etna. Lo ha annunciato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dopo un incontro con il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina. Stamane, un ulteriore parossismo con altissime fontane di lava e la ricaduta piroclastica sui Comuni del versante est, in particolare Milo, Sant’Alfio, Giarre, Mascali, Riposto ha reso la situazione ancora più critica. I paesi del versante orientale del vulcano infatti erano già stati colpiti da una consistente pioggia di cenere e lapilli in seguito all’eruzione del 28 febbraio scorso, e avevano già iniziato a lanciare appelli alla Regione per la gestione degli altissimi costi di pulizia e smaltimento del materiale vulcanico.
Attivata la Protezione civile
La Protezione civile regionale ha già attivato i suoi funzionari della sede di Nicolosi e Catania per effettuare dei monitoraggi e sopralluoghi. Il presidente Musumeci ha annunciato una prima erogazione di un milione di euro a favore dei Comuni colpiti e l’avvio delle procedure per l’acquisto di mezzi idonei alla asportazione della cenere, da tenere a disposizione dei sindaci in caso di necessità. Al tempo stesso il governatore, che nel pomeriggio di oggi ha fatto un sopralluogo nei centri più colpiti, ha affidato all’assessore alla Salute Ruggero Razza il compito di verificare con le istituzioni sanitarie nazionali se la cenere vulcanica possa costituire problemi alla salute delle persone che ne vengono a contatto. “È solo un eccesso di prudenza -puntualizza Musumeci- ma, come si sa, la prudenza non è mai troppa”.
Problemi in autostrada
L’enorme ricaduta di cenere e lapilli di oggi ha provocato grandissimi disagi in molti paesi e alla viabilità, oltre che danni molto rilevanti all’agricoltura e al settore dei vivai molto presenti nella zona. Chiuso per ore, dalla mattinata, il tratto Giarre-Fiumefreddo di Sicilia dell’autostrada Catania-Messina. A Giarre il sindaco Angelo D’Anna ha disposto la chiusura delle scuole per tre giorni per provvedere alla pulizia, limitato la velocità sulle strade cittadine a 20 km/h e vietato l’utilizzo di mezzi a due ruote.