Il giorno della ripartenza è finalmente arrivato. Oggi a Piano Provenzana i sindaci di Linguaglossa e Castiglione di Sicilia e il presidente del Parco dell’Etna avvieranno ufficialmente un nuovo ciclo pluriennale di escursioni con fuoristrada sul versante nord dell’Etna. Le prime risalite sono previste entro una settimana. Un appuntamento storico, dopo anni di fermo dell’attività causato sia dal Covid che dalle diverse visioni del servizio da parte dei due comuni, che in alcuni tratti sono alternativamente titolari del territorio su cui si snoda la pista in terra battuta che si inerpica da quota 1.800 fino ai circa 2.800 metri di Pizzi Deneri. Ora un protocollo d’intesa ratifica lo scambio paritario del diritto di passaggio di ciascun comune nel territorio dell’altro, sbloccando la situazione di impasse.
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Monopolio addio
E finalmente è anche arrivato il giorno in cui viene superato il monopolio dell’attività, esistente fino ad alcuni anni fa e severamente criticato dall’Agcm, l’autorità italiana per la concorrenza e il mercato. A Piano Provenzana infatti per decenni aveva operato una azienda, la Star, che faceva capo alla famiglia Russo Morosoli, proprietaria anche della Funivia dell’Etna, titolare del servizio sul versante sud. Adesso, in sostanza, il regime viene liberalizzato e le aziende che hanno vinto e vinceranno i prossimi bandi per le licenze concesse dai comuni interessati potranno offrire a escursionisti e turisti pacchetti diversi di attività con prezzi e configurazioni libere.
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Licenze valide almeno sei anni
Altro grande traguardo riguarda la durata delle autorizzazioni, previste per almeno sei anni, in modo da garantire continuità di servizio e possibilità di programmazione per gli imprenditori che hanno deciso di investire. Una grande spinta a superare le divergenze tra i comuni di Linguaglossa e Castiglione è venuta dal Parco dell’Etna. Il presidente Carlo Caputo si è impegnato nei mesi scorsi nell’attività di coordinamento e ha messo sul piatto anche una autorizzazione per 54 transiti giornalieri, di cui 30 assegnati a Linguaglossa e 24 a Castiglione: “Un fatto storico”, commenta il sindaco di Linguaglossa Salvatore Puglisi.
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“Transiti” e ambiente
Il numero di transiti è stato di fatto molto aumentato rispetto agli anni precedenti, sulla scorta di una valutazione che ha analizzato l’impatto di uomini e mezzi sull’ambiente. Inoltre, nei bandi dei comuni, viene esplicitamente prescritto alle ditte partecipanti l’utilizzo di mezzi meno inquinanti possibile, e comunque di categoria non inferiore a alla normativa Euro 5.
Servizio attivo tutto l’anno
Altro elemento di grande importanza è che dai bandi sparisce il concetto di stagionalità. Chiaramente le condizioni meteo climatiche influenzeranno l’attività, ma sarà possibile in qualsiasi mese dell’anno organizzare escursioni e servizi. In assenza di neve non è da escludere la salita all’osservatorio vulcanologico di Pizzi Deneri anche in mesi di mezza stagione, per esempio in autunno e in primavera. Un’attività che dovrà comunque essere svolta in piena sicurezza, e per questo una ditta si occuperà della manutenzione della strada verso i crateri sommitali.
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Sindaci soddisfatti
Nel processo concreto di avvio dell’attività Linguaglossa è avanti: “Abbiamo cinque ditte pronte, vincitrici del bando del 2019, con le quali abbiamo già firmato i contratti e che avvieranno il servizio entro pochissimi giorni. Per noi è un servizio essenziale”, dichiara il sindaco Puglisi. Soddisfatto anche il sindaco di Castiglione di Sicilia Antonio Camarda: “Viene sancita l’indipendenza di ciascun ente, che potrà operare liberamente nel rispetto dei patti stipulati. A breve pubblicheremo i bandi in base al servizio che intendiamo organizzare. Non vorremmo perdere l’attuale stagione, e in base ai tempi delle procedure valuteremo come attivarci per cominciare già in questa estate”.