Incendi in Sicilia, i volontari per pattugliare le zone più a rischio

Di fronte alla nuovaondata di incendi in Sicilia, saranno ivolontariapattugliarequelle aree dell’Isola ritenute più a rischio. Sono i volontari dellaProtezione civile regionale, complessivamenteun migliaio. A chiamarli a svolgere anche questo compito è stato ildirettore generaledellaProtezione civile siciliana,Salvatore Cocina, che ha disposto ilpresidioe ilpattugliamentonelle province diEnna, Caltanissetta e Catania, ritenuti territori al momento più esposti agli incendi. “Tutte le organizzazioni di volontariatospecializzate in antincendiodevono presidiare operativamente il territorio ai fini dideterrenza e di prevenzione incendi, nonché di supporto e assistenza dei Vigili del fuoco e della Forestale”, ha detto Cocina. Nel territorio diEnnaci sono in pattugliamento20 organizzazionidi volontariato su un totale di 23 mentre nel territorio diCaltanissettasono operativenoveorganizzazioni di volontariato su un totale di dieci.Nell’enneseal momento si registra un incendio in contrada Valdinoce Valguarnera, già in gestione. Nelcataneseinvece sono 24 su 30 le squadre di volontari diProtezione Civile, dotate di pick-up con modulo antincendio e personale specializzato alminuto spegnimentoche hanno prontamente risposto alla richiesta di pattugliamento nella provincia etnea. Al momento si registra un incendio a Militello in Val di Catania e due nel territorio di Caltagirone. Già domenicaCocina, durante l’allerta rossa perrischio incendi, aveva invitato i sindaci e le strutture comunali, il personale delDipartimento regionale di Protezione civilee, soprattutto, tutte leassociazioni di volontariatoarafforzare le azioni di presidiodel territorio e diavvistamentoe a tenersi pronte in caso di necessità. “Diramando l´allerta rossa avevamo previsto un aumento del rischio incendio nelle province di Palermo, Trapani e Messina. La situazione in nottata è stataabbastanza criticain diversi comuni del Palermitano, Messinese e del Trapanese. Oggi con l’abbassamento delle temperature si spera si riduca il rischio ma èalta l’attenzionesoprattutto nella zona diMessina, Enna, Caltanissetta e Catania“, ha spiegato il direttore Cocina.