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Incidenti e morti sul lavoro, troppi anche in Sicilia. Flash mob dei sindacati

Da gennaio ad agosto sono morti nell'Isola 44 lavoratori, mentre gli incidenti sono cresciuti del 55 per cento. Una situazione per la quale Cgl, Cisl e Uil propongono un manifesto con le in sette punti, e manifesteranno giorno 21 ottobre

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono ancora ggi un nervo scoperto in Sicilia. Gli infortuni denunciati all’Inail nel 2022, da gennaio ad agosto, sono stati 23.605 contro i 15.165 dello stesso periodo dell’anno precedente, registrando una crescita del 55,6 per cento. I morti sul lavoro sono stati 44 contro i 38 del 2021.

In Italia muoiono sul lavoro tre persone al giorno

In generale in Italia, dall’inizio del 2022 muoiono sul lavoro in media tre persone al giorno e sono state presentate da gennaio ad agosto 484.561 denunce di infortuni. La componente femminile ha segnato un più 63,4 per cento, quella maschile un più 24,9 per cento, la fascia di età maggiormente coinvolta è quella tra i 40 e i 59 anni. Nel Sud la crescita degli infortuni è stata complessivamente del 53,5 per cento.

Cgil, Cisl e Uil in piazza il 21 ottobre

Anche in Sicilia dunque, come nel resto del Paese, Cgil, Cisl e Uil si mobilitano. Per il 21 ottobre è in programma un flash mob, alle 11 nella centrale piazza Politeama di Palermo, preceduto da un fitto calendario di assemblee e incontri nei luoghi di lavoro delle principali città dell’Isola. L’indomani, il 22 ottobre, a Roma la manifestazione nazionale indetta dalle tre sigle. Scopo è tenere accesi i riflettori sul problema, in vista anche della formazione dei nuovi governi, quello nazionale e quello regionale ai quali i sindacati sollecitano risposte immediate. Sull’argomento i sindacati hanno lanciato un manifesto in sette punti. In Sicilia la mobilitazione sarà anche l’occasione per sollecitare il neo-governo regionale a far presto con l’attuazione del protocollo firmato ad agosto tra Regione e Ispettorato nazionale del Lavoro, “per il contrasto – vi si legge – all’illegalità del lavoro anche sotto il profilo previdenziale, assicurativo e della sicurezza”. L’intesa dovrebbe condurre al potenziamento della rete degli ispettori nell’Isola, al momento appena 63. “I controlli capillari- sostengono Cgil, Cisl e Uil regionali- possono fungere da deterrenza e fare venire alla luce le situazioni di irregolarità e di mancato rispetto della normativa sul lavoro e sulla sicurezza, per garantire i diritti dei lavoratori e la piena dignità sul lavoro”.

Le richieste dei sindacati in un manifesto

Quanto alle richieste elencate nel manifesto, Cgil Cisl e Uil sostengono che tutti i finanziamenti alle imprese, pubbliche e private, devono essere condizionati a investimenti aziendali per la salute e la sicurezza. Che tutti gli appalti, pubblici e privati, devono essere subordinati all’applicazione dei contratti collettivi di lavoro. E che alle imprese vincitrici di appalti deve essere richiesto un programma di qualificazione su questi temi, “anche secondo il modello della patente a punti”. Ancora, che i lavoratori siano obbligati a frequentare corsi di formazione e addestramento. E idem i datori di lavoro “quale requisito” per l’attività di impresa. Il rafforzamento dei controlli e del coordinamento tra gli enti preposti: Ispettorato del Lavoro, Asp, Inail e Inps. E che questi istituti collaborino regolarmente con le parti sociali. I sindacati sollecitano, inoltre, il via a tavoli di confronto a tutti i livelli tra istituzioni, sindacati e imprese. E l’inserimento della materia “salute e sicurezza sul lavoro” nei programmi scolastici. Affinché, sottolineano, “il rispetto della vita di chi lavora entri nei programmi educativi e sia sempre, non solo valore da dichiarare. Anche concreta e puntuale pratica quotidiana”.

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Redazione
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Business, Lavoro, Ambiente, Legalità e Sicurezza. FocuSicilia ha l'obiettivo di raccontare i numeri dell'isola più grande del Mediterraneo. Valorizzare il meglio e denunciare il peggio, la Sicilia dei successi e degli insuccessi. Un quotidiano che crede nello sviluppo sostenibile di una terra dalle grandi potenzialità, senza nasconderne i problemi.

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