Apple ha annunciato urbi et orbi l’evento Wonderlust e parte il countdown mondiale. Il prossimo 12 settembre, in live streaming, verranno annunciati l’iPhone15 e i nuovi Apple Watch. Eppure, contemporaneamente nel mercato globale, resiste tenacemente la soglia di utenti a caccia di un detox digitale, pronti a mollare tutto, salvando solo Whatsapp che da sola, diciamolo candidamente, ha rivoluzionato e talvolta compromesso buona parte dei nostri rapporti sociali e lavorativi.
Ecco i “dumbphone”, basici ed economici
Li chiamano “dumbphone” – telefoni stupidi in contrapposizione diretta agli smartphone – perché sono basici ed economici, con tasti grandi, batterie che durano giorni e suonerie bitonali che spaccano i timpani. Un tuffo nel passato che rinuncia al touchscreen, all’ansia del risparmio energetico, agli schermi sempre più grandi e capaci di meraviglie, persino alle fotocamere ormai in grado di fotografare le stelle in una notte senza luna. Prodigio della tecnica, sull’onda lunga del #QuietQuitting nel campo del lavoro, i Millennial e a sorpresa, una fettina della Generazione Z, ambisce a sganciarsi dalle notifiche e cerca soprattutto i vecchi Nokia – magari rivisti con una scocca brillante e colori sgargianti – per poter rinunciare alle app senza sentirsi in colpa, provando a rompere il flusso, uscendo dalla bolla digitale. Facile a dirsi, ma come la mettiamo con la Fear of Missing Out, la paura di sentirsi esclusi dal mondo là fuori, la vera condanna dei nostri tempi?
Una quota del due per cento nel mercato dei cellulari
Portafoglio alla mano è un affare: i prezzi dei dumbphone vanno dai 20 ai 100 dollari, piacciono ai turisti che li comprano last minute e li affidano ai figli adolescenti e vi rientrano anche i famosi usa-e-getta tanto in voga nei film d’azione americani, in cui il protagonista li compra in contanti, li scarta, chiama il numero e poi li getta nel primo cestino della spazzatura. Ma, purtroppo, da noi non sono mai arrivati. E così mentre Iliad lancia la e-sim, digitalizzando la sim card e aprendo la strada al futuro, secondo i dati raccolti da Counterpoint Research – citati dall’Ansa – se è vero che il mercato si contrae per via della guerra e dei costi sempre più alti delle materie, le vendite dei dumbphone raggiungeranno i 2,8 milioni nel 2023, ovvero poco più del due per cento delle vendite complessive di cellulari.



Il 12 settembre il lancio dei nuovi prodotti Apple
Nel frattempo, i tanti appassionati del mondo degli smartphone hanno fatto un circoletto rosso sul calendario al 12 settembre e su Twitter #AppleEvent è entrato in tendenza. Alle ore 19 in Italia – con la possibilità di connettersi in streaming sul sito, sul canale YouTube o tramite AppleTv+ – presso lo Steve Jobs Theater, nel campus di Apple Park a Cupertino, ci sarà l’Ad Tim Cook in plancia per annunciare le novità. Da mesi su Telegram e sui siti tech si rincorrono rumors circa una nuova line-up di iPhone e dovrebbero essere lanciati quattro modelli, ovvero l’iPhone 15, 15 Plus, 15 Pro e iPhone 15 Pro Ultra con schermo da 6,7 pollici, chip A17 Bionic, tripla fotocamera da 48 MP e zoom periscopico da 6x. E proprio su quest’ultima versione, in particolare, si moltiplicano le attese. Tutti i nuovi modelli monteranno finalmente il connettore Usb-C, dicendo addio all’era lightning. E ancora, arriveranno processori più potenti, la scocca in titanio e colorazioni sempre più brillanti, associati al nuovo sistema operativo, la versione 17, pronta ad introdurre novità sostanziali. E voi, siete da dumbphone o da smartphone? Iperconnessi e performanti o in cerca di quiete digitale? Coraggio, fate la vostra scelta!