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Librino, l’attesa senza fine dei Briganti rugby. “Da due anni senza campo”

La squadra del quartiere di Catania non può utilizzare la struttura "liberata" dall'abbandono nel 2012 in attesa del rifacimento del manto erboso. "Vogliamo date ufficiali", afferma il presidente Mirko Saraceno

Quasi due anni senza un campo per allenarsi per dei lavori di rifacimento che non sembrano avere una data di consegna. È la condizione in cui si trovano i Briganti Librino, squadra di rugby dell’omonimo quartiere di Catania che gestisce in comodato dal comune di Catania, proprietario della struttura, il “Campo 25 aprile San Teodoro Liberato”. Il rifacimento del manto erboso, inserito nelle opere del cosiddetto “Patto per Catania” firmato dall’allora primo cittadino Enzo Bianco con il governo nazionale guidato da Matteo Renzi, sono iniziati nel giugno del 2019. “Da allora ci sono stati vari stop, con una data di consegna comunicataci a ottobre 2020 non rispettata”, spiega Mirko Saraceno. I lavori, dopo le proteste di questi giorni, “sono ripartiti pochi giorni fa. Ma, con la convenzione in scadenza a maggio, non abbiamo ancora date certe. Lunedì avremo un incontro con l’assessore allo Sport Sergio Parisi, speriamo ci diano comunicazioni ufficiali. Non ci servono ormai a nulla le date informali”.

“Per noi è come una seconda casa”

Saraceno, 23 anni, è presidente della società fondata nel 2006 dal luglio dello scorso anno. E nella squadra nata come progetto del centro Iqbal Masih del vicino viale Moncada è cresciuto. “Ho iniziato a 12 anni, e per me e i miei compagni quei luoghi sono come una seconda casa”. La “casa” dei Briganti è un luogo non solo simbolico per i rugbisti, ma per tutto il quartiere: è stato occupato, o meglio “liberato” dall’incuria e dall’abbandono il 25 aprile del 2012, da qui il nome. Il campo San Teodoro è infatti una struttura realizzata a metà anni ’90 e mai completata dal Comune in vista delle Universiadi del 1997, e comprende oltre al campo principale dedicato al rugby e da due anni oggetto di una ristrutturazione che dovrebbe regalare un manto in erba sintetica di dimensioni regolamentari, anche due grandi palestre adiacenti alle grandi tribune da oltre 2 mila posti a sedere e un secondo campo da calcetto. Attorno, gli orti sociali creati e gestiti dagli abitanti del quartiere. “Nel rifacimento del campo, in vista dell’ampliamento, è stato anche abbattuto un muro di contenimento. Questo ci ha impedito di utilizzarlo totalmente anche per allenamento per il rischio che potevano correre i bambini”. Una situazione che nel 2020, anno anche dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19, ha portato “i tesseramenti nelle squadre giovanili ai minimi storici. E questo è il più grande rammarico perché noi ci sentiamo prima di tutto degli educatori”.

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Oltre lo sport: la club house e la Librineria

La struttura è stata affidata ufficialmente solo nel 2015, con una convenzione con il comune di Catania che ne garantiva l’uso gratuito per sei anni, e in scadenza nel mese di maggio 2021, ” e già da mesi abbiamo mandato richieste anche per questo aspetto, ancora senza risposte”. L’ipotesi di un rinnovo, già prevista dall’attuale convenzione, si affianca anche alla richiesta di estendere la durata recuperando i due anni persi, “magari con un contratto 6 anni più due”, spiega Saraceno. Il comodato ha ufficializzato una situazione di uso del campo fino a quel momento abbandonato già sancita “de facto” anche dalla Federazione italiana rugby, che ne aveva autorizzato l’uso per le competizioni ufficiali, sia per le squadre giovanili che per la senior di Serie C già l’anno precedente. I molti lavori di rifacimento che hanno reso la struttura agibile sono stati autonomamente gestiti dalla società, che ha anche creato una “club house” in uno dei locali della struttura, dedicata a Peppe Cunsolo, giocatore appena tredicenne trovato morto in circostanze mai del tutto chiarite in una delle strade di Librino. All’interno, oltre a tenersi il “terzo tempo” post partita, anche attività culturali di vario genere gestiti dalla “Librineria”, biblioteca di libera fruizione creata con donazioni e a gestione volontaria.

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“Dare continuità a un progetto sociale”

L’11 gennaio del 2018 un incendio, di probabile origine dolosa, ha distrutto completamente la struttura. “Non è ancora stato chiarita la dinamica, ma ricordo quella notte: un compagno di squadra ha visto da casa le fiamme e ci siamo ritrovati poco dopo davanti alle fiamme, un inferno per noi che ci siamo cresciuti”, racconta Saraceno. La risposta alla devastazione non si è però fatta attendere, con centinaia di volontari che in pochi giorni hanno trasformato una delle due palestre nella nuova club house dedicata a Pippo Peppe, giocatore senior dei Briganti scomparso in giovanissima età. E la visita, pochi mesi dopo, del presidente della repubblica Sergio Mattarella. “Il nostro obiettivo ora è dare continuità a un progetto di valore sociale fermo da due anni. Librino è un quartiere con tanti problemi, e dove noi diamo una alternativa ai ragazzi. Credo che avere una data certa sarebbe un bel gesto da parte dell’amministrazione”, conclude Saraceno.

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Leandro Perrotta
Leandro Perrotta
Catanese, mai lasciata la vista dell'Etna dal 1984. Dal 2006 scrivo della cronaca cittadina. Sono presidente del Comitato Librino attivo, nella città satellite dove sono cresciuto.

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