Da quando il ministro dell’Istruzione Bianchi ha sollevato la necessità della presenza di uno psicologo tra le mura scolastiche, sostenuto immediatamente dalla presidente dei senatori del PD Simona Malpezzi, i settori più disparati si sono iniziati a movimentare: molte scuole hanno indetto bandi per lo psicologo scolastico e le scuole di formazione hanno fatto partire immediatamente corsi per prepararsi al meglio alla professione e cogliere le prossime opportunità.
L’utilità dello psicologo scolastico
Ma concretamente, perché lo psicologo scolastico sarebbe utile? Lo sviluppo è molto delicato e dopo il lockdown sono aumentati i casi di autolesionismo in adolescenza. Addirittura i dati OMS mostrano come in Italia vi sia stata un’impennata nel suicidio nei giovani tra i 15 e i 24 anni, diventando la seconda causa di morte tra i 15 e i 29 anni.
Oltre le questioni prettamente cliniche che un professionista può affrontare o segnalare, lo psicologo scolastico potrebbe essere uno strumento per l’aumento della performance scolastica, una diminuzione dello stress lavoro correlato nel corpo docenti e il miglioramento delle dinamiche di gruppo sia tra gli studenti che tra gli insegnanti e nel rapporto professore-studenti.
Cosa occorre fare
Ma per fare questo non basta inserire uno psicologo all’interno della struttura scolastica, occorre integrarlo nella scuola intesa come insieme di corpo docenti, studenti e attività quotidiane. Uno psicologo che non sia solo al servizio del singolo studente come negli sportelli di ascolto ma che lavori anche con il gruppo sia degli studenti che dei docenti.
La figura dello psicologo porta con sé un fardello enorme che non lo riguarda direttamente ma ha a che fare con lo stereotipo di chi assiste. Uno studente o un insegnante che vengono chiamati singolarmente in consulenza vengono etichettati dal gruppo e la percezione da parte dei membri cambia.
Non è la risposta a tutti i problemi
Per questo lo psicologo da solo non è la risposta a tutti i problemi.
È importante e necessario strutturare un piano di integrazione del professionista non solo sulla base di obiettivi dettati da esigenze ma anche e soprattutto sulla base di un cambio dell’identità di scuola, pensandola sia come un luogo di apprendimento e implemento delle attitudini seguito da insegnanti sia come un luogo di crescita e potenziamento di life e soft skill curato da specialisti in materia.
Benché ci potrebbe volere tempo, è un obiettivo che tutti auspichiamo.