Manghi e avocadi sul mare dell’Etna: l’oasi tropicale dei Pennisi

Un’oasi di bellezza, tra piante esotiche e antichi casolari ristrutturati, una tenuta che si estende per otto ettari sulla costa di Carruba di Riposto, fino al mare selvaggio di Praiola piccola. Si chiama “Le Ripe”, e da secoli appartiene alla famiglia Pennisi. Un’azienda che si è trasformata nel tempo adeguandosi alle richieste del mercato, ma sempre rispettando la vocazione del territorio. Un tempo era un eccellente vigneto, poi divenne un limoneto, successivamente un agrumeto e da alcuni decenni, ma soprattutto negli ultimi anni, si è trasformato in una florida coltivazione di frutti tropicali. Il primo a crederci, trent’anni fa, fu il proprietario di allora, l’avvocato Lallo Pennisi, personaggio molto noto sotto l’Etna per la sua eccentricità e creatività, e ideatore, tra l’altro, della celebre “San Silvestro a mare”, gara di nuoto invernale simbolo di Catania. Pennisi, in accordo con l’Università di Catania decise di impiantare un campo sperimentale di piante di mango. L’esperimento andò talmente bene che le piante sono ancora qui, floride e produttive. Oggi ai manghi si sono aggiunti gli avocadi e altri frutti tropicali, grazie alla conduzione dei fratelli Alessandra e Antonio Pennisi, figli di Lallo. La tenuta è ancora in fase di sviluppo, e anzi è stata difesa dai fratelli Pennisi dalla trasformazione in area edificabile che il padre aveva ottenuto. Una battaglia controcorrente che va avanti da anni per mantenere il terreno agricolo, e che ha permesso la sopravvivenza e la crescita di questa azienda, che produce solo frutti biologici sotto una spettacolare veduta dell’Etna. Ci raccontano tutto Alessandra e Antonio Pennisi, tra avocado e manghi, cedri e arance, con l’Etna fumante sullo sfondo. Alessandra e Antonio Pennisi parlano della coltivazione degli avocado e delle caratteristiche dei frutti tropicali Ecco cosa comporta coltivare i cedri secondo i criteri dell’agricoltura biologica. Ne parla Antonio Pennisi Ci sono arance e arance. Quelle di Alessandra Pennisi sono in regime di coltivazione biologica