“Una mozione contro lo spreco, un’occasione per ridurre la Tari” è la proposta, scaturita da un incontro pubblico, con cui Acli Catania chiede che ai soggetti della grande distribuzione e della grande ristorazione, o a chi il Comune aderente ritenga opportuno, sia data la possibilità di cedere e devolvere le eccedenze alimentari ad enti no profit e ai soggetti che operano nel sociale, pur sempre rispettando una soglia minima di merce in controvalore. Così sarebbe possibile riconoscere loro riduzioni del 5-6 per cento della tariffa Tari, o al massimo il 20 per cento della parte variabile o di altri tributi comunali o di percentuali differenti, o comunque di intraprendere le scelte ritenute più congrue. Da anni la questione è al centro dei dibattiti e delle denunce: al Parlamento europeo esiste un intergruppo sull’economia sociale per affrontare questo tipo di problematiche e oggi finalmente qualcosa si sta muovendo in Europa, anche grazie all’Italia.
Una legge italiana contro lo spreco alimentare
Il 19 agosto 2016 il nostro Paese ha approvato la legge n. 166 sullo spreco alimentare, meglio nota legge Gadda, che ha rivoluzionato il sistema di recupero di cibo e farmaci ai fini della solidarietà, consentendo a commercianti e catene di distribuzione di conservare alimenti in buono stato che altrimenti andrebbero buttati via, donandoli a organizzazioni che garantiscono un pasto alle persone povere, in cambio di agevolazioni fiscali ed è diventata presto un modello di riferimento nell’Unione europea. “Le Acli – ha affermato il presidente provinciale Acli Catania, Ignazio Maugeri – sono sempre attente a tutte quelle iniziative di sensibilizzazione e informazioni su vari temi sociali, civili e ambientali come quello relativo al cibo. La collaborazione tra il mondo della politica e del terzo settore può davvero influire concretamente in una rieducazione della nostra Comunità per evitare spreco di cibo. Ci auguriamo che la mozione possa essere condivisa così anche da altre amministrazioni”.
I primi amministratori condividono l’iniziativa
All’incontro, erano presenti padre Narciso Sunda, assistente ecclesiale delle Acli Catania, Antonio Russo, vice presidente Acli Nazionale, Salvatore Pappalardo, vice direttore Caritas Catania, amministratori locali vicini alle Acli catanesi come Filippo Privitera, sindaco di Camporotondo, Alessandro Campisi, consigliere comunale di Catania, Paolo Ferrara, presidente III Municipio Borgo-Sanzio, Salvatore Tosto, consigliere comunale di Acicastello, Alessandro Campisi, consigliere comunale di Catania, Raffaele Trovato, consigliere comunale di Trecastagni. Tutti gli amministratori presenti hanno presentato e sostenuto con successo la mozione nei loro Comuni. All’unisono hanno sottolineato l’importanza di affermare una cultura del rispetto anche e soprattutto a tavola facendo da richiamo per altre amministrazioni e rappresentanti locali affinché facciano propria la mozione stessa.