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Misterbianco, operaio morto in cantiere. Sindacati: “Emergenza sottovalutata”

L'uomo, 66 anni, è scomparso mentre lavorava. Ugl Catania: lunga scia di sangue che attraversa il territorio. Cisl Catania: necessari prevenzione, formazione, più controlli

Ancora un caso di morte sul lavoro in Sicilia. Questa volta si è trattato di un operaio edile, Angelo Aleo, di 66 anni, morto ieri a Misterbianco mentre si trovava in cantiere. A esprimere cordoglio le organizzazioni sindacali, tra cui Ugl Catania, che attraverso il segretario territoriale Giovanni Musumeci, che non esita a parlare di “lunga scia di sangue, che continua a macchiare il nostro territorio in nome di un lavoro in cui la questione della sicurezza del lavoratore rimane un’opzione anziché la priorità”. Il numero uno della Ugl etnea non nasconde l’amarezza. “Non abbiamo più lacrime per piangere l’ennesimo evento tragico, ma ci è rimasta tanta voce per urlare la rabbia per tutte le nostre richieste di attenzione sul tema fino ad oggi cadute nel vuoto”.

Ugl: “Emergenza sottovalutata”

Il tema delle morti sul lavoro, insiste Musumeci, può essere considerato un urgenza nazionale. “Nella nostra realtà, così come in Sicilia e nel resto d’Italia si trattano quotidianamente decine di urgenze e non comprendiamo ancora come mai quella delle morti bianche non è trattata alla pari rispetto a tutte le altre emergenze, ma rimane pericolosamente in secondo piano”. Ugl Catania chiede alle istituzioni risposte concrete per evitare che episodi come quello accaduto a Misterbianco si ripetano. “Non si può morire di lavoro e per lavoro, motivo per cui rinnoviamo la nostra protesta vibrante per pretendere azioni incisive di contrasto del triste fenomeno della carenza di sicurezza nei luoghi di lavoro, come il potenziamento dei servizi di controllo oltre al necessario incremento delle iniziative di sensibilizzazione a partire dai banchi di scuola”.

“Territorio martoriato dagli incidenti”

A esprimere cordoglio anche Maurizio Attanasio e Giuseppe Famiano, segretari generali rispettivamente di Cisl Catania e Filca Cisl Catania. “Per la salute e la sicurezza sul posto di lavoro, non basta indignarsi ma occorrono azioni concrete: più prevenzione, più formazione, più controlli, più istruzione nelle scuole e promuovere la partecipazione del lavoratore nelle imprese”. Anche Cisl insiste sul ripetersi dei casi di morte sul lavoro. “È l’ennesima tragedia che ci addolora tutti e siamo vicini alla famiglia. Catania, purtroppo, si conferma territorio martoriato da incidenti e infortuni gravi sul posto di lavoro. In attesa di capire la dinamica di quanto accaduto, vogliamo però ribadire l’appello che come Cisl e Filca facciamo da tempo: la sicurezza sul posto di lavoro e la tutela della persona devono essere le priorità e, in tal senso, vanno fatte azioni concrete, sia da parte delle istituzioni sia da parte delle imprese”.

Cisl: “Non abbassare la guardia”

“Non basta solo indignarsi o denunciare l’inosservanza delle norme di legge, dei regolamenti e dei contratti”, ribadiscono Attanasio e Famiano, sottolineando come “occorre investire sulla prevenzione, sulla formazione dei lavoratori e sulla comunicazione, costruire una cultura della sicurezza a cominciare dalle scuole dell’obbligo con corsi e materie dedicate”. Fondamentale anche “non abbassare la guardia sulla necessità dei controlli nei cantieri e su ogni luogo di lavoro: occorre potenziare gli uffici deputati, assumere più ispettori e medici del lavoro, puntare alla qualità delle imprese sull’esperienza della patente a punti”. Cisl conclude annunciando “una raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per la partecipazione dei lavoratori nella gestione delle aziende, come previsto nell’articolo 46 della Costituzione italiana”.

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Redazione
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Business, Lavoro, Ambiente, Legalità e Sicurezza. FocuSicilia ha l'obiettivo di raccontare i numeri dell'isola più grande del Mediterraneo. Valorizzare il meglio e denunciare il peggio, la Sicilia dei successi e degli insuccessi. Un quotidiano che crede nello sviluppo sostenibile di una terra dalle grandi potenzialità, senza nasconderne i problemi.

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