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Noto, dai Ferragnez alla spazzatura di Lucarelli. Laneri: “Danno per il turismo”

La nota giornalista ha denunciato sui social la mancanza di acqua e luce e la cattiva gestione dei rifiuti nella città del barocco, scatenando un'aspra polemica. Il commento della presidente della sezione Turismo, Cultura ed Eventi di Confindustria Catania

“La Sicilia è una terra complessa, contraddittoria. Bisogna saper cogliere il dono oltre al danno. Non tutti, però, ci riescono. E la signora Lucarelli a quanto pare è tra questi”. Ornella Laneri, imprenditrice, presidente della sezione Turismo, Cultura ed Eventi di Confindustria Catania nonché della fondazione culturale Oelle, commenta a FocuScilia la querelle scoppiata da alcune ore intorno alla città di Noto. A denunciare i disservizi energetici e nella gestione dei rifiuti, tramite il suo profilo Facebook, è stata la giornalista Selvaggia Lucarelli, protagonista di uno sfortunato soggiorno nella capitale del barocco. Accuse a cui ha replicato il sindaco di Noto Corrado Bonfanti, innescando un aspro dibattito sul web. Da una parte i sostenitori dell’influencer, dall’altra quelli dell’amministratore. In mezzo, una terra che non aveva certo bisogno di cattiva pubblicità. Come spiega Laneri: “A Noto, come in tutta la Sicilia, ci sono centinaia di imprenditori e lavoratori che stanno cercando di riprendersi da una crisi devastante. Non meritano di essere danneggiati da una polemica del genere”.

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Un danno per gli imprenditori

Tutt’altro che un’autoassoluzione, quella dell’imprenditrice. “La nostra terra non è perfetta. Esiste tanta bellezza, ma esistono anche tante brutture”. Con le quali la Sicilia fa i conti non da oggi, ma che non hanno mai fermato imprenditori e lavoratori volenterosi, soprattutto donne. “Ricopro anche il ruolo di presidente siciliana di Aidda, Associazione imprenditrici e donne dirigenti di azienda, e sono in contatto con tante di loro, con strutture nella zona di Noto. Sono rimaste molto colpite dai toni del post, pur condividendo le criticità di un territorio che merita molta più cura”. Nessuno, precisa Laneri, discute che un ospite possa essere insoddisfatto. “Quando però gli attacchi arrivano da una persona che ha un ruolo pubblico, con una potenza di fuoco così grande, capace di danneggiare in maniera violenta non solo i responsabili del suo disagio, ma anche gente che fatica a rimettersi in piedi dopo la pandemia, questo non va bene”.

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“Usati toni eccessivi”

Per Laneri, Lucarelli avrebbe dovuto usare altre modalità. “Il ruolo degli influencer è fondamentale. Ognuno naturalmente ha la libertà di dire ciò che vuole, ma quando si tratta di una persona intelligente come la Lucarelli dovrebbe rendersi contro che i toni e le modalità utilizzati sono stati stati forse eccessivi”. Una denuncia troppo plateale, insomma, quella della giornalista. “In questo modo non ha certo risolto il problema. La Lucarelli ha un milione di follower, può permettersi di alzare il telefono e chiamare il presidente Musumeci e pretendere un incontro chiarificatore. Questo avrebbe voluto dire fare la differenza”. A intervenire sulla vicenda, da parte della Regione, è stata l’assessore ai Servizi Daniela Baglieri, che ha promesso “massima vigilanza sul rispetto dei contratti di raccolta” della spazzatura a Noto. In ogni caso per Laneri la denuncia via social “non ha solo stimolato attenzione nei confronti del problema vero dei rifiuti, ma ha anche creato un danno agli imprenditori”.

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La “ripresa” di Ferragosto

Un danno che si sarebbe potuto evitare con un supplemento di riflessione, aggiunge Laneri. “La domanda che avrebbe dovuto porsi è questa: facendo questa denuncia, quanto danno faccio a gente che sta lavorando? O me ne frego, o mi comporto diversamente”. Altrimenti il sospetto è che l’obbiettivo “sia solo fare rumore”, sulle spalle di un comunità “che sta cercando di rialzarsi dopo un momento difficile”. I dati sul turismo siciliano mostrano una certa ripresa nella settimana di Ferragosto, ma a livello generale la crisi è ben lantana dall’essere superata. In settimana si attendono le nuove decisioni del Comitato tecnico scientifico, con una forte probabilità della Sicilia di finire in zona gialla. Una decisione che avrebbe le sue ripercussioni sul turismo. “Come se non bastasse, arrivano queste polemiche. Che visti i protagonisti hanno un impatto enorme a livello nazionale”.

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Da Fedez a Mick Jagger

Non è la prima volta che Noto riceve le attenzioni di personaggi del jet set, diventando un vero e proprio “caso”. Una delle ultime volte, ricorda la Laneri, fu in occasione delle nozze del rapper Fedez con l’influencer Chiara Ferragni, nel settembre 2018. “Il ritorno di immagine ottenuto allora rischia di essere annullato dalla polemica di queste ore”, dice Laneri. Segnali di speranza, però, arrivano anche oggi. “È notizia di pochi giorni fa che sir Mick Jagger, dopo oltre un anno di presenza in Sicilia, avrebbe deciso di mettere su casa”. La magione si troverebbe a Portopalo di Capopassero, a pochi chilometri da Noto. Per Laneri, questo è il segno che l’isola riesce ancora ad ammaliare, nonostante tutte le difficoltà. “Come dicevo, bisogna saper cogliere il dono oltre al danno. Se si riesce a farlo, questa terra è assolutamente magica”.

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“Ascoltare” la Sicilia

La mossa del frontman dei Rolling Stones, per Laneri, è al di sopra di qualsiasi sospetto. “Stiamo parlando di una persona possiede case in tutto il mondo, compreso un meraviglioso castello sulla Loira. Di certo sa cos’è la bellezza, e altrettanto certamente non è qui per fare affari immobiliari. Semplicemente, non ha resistito al fascino della Sicilia”. Un aspetto che l’imprenditrice ha particolarmente apprezzato è “il silenzio elegante” con cui il cantante ha deciso di mettere radici. “Un segno di rispetto nei confronti di questa terra, di questo territorio, dei suoi abitanti”. A Jagger, prosegue Laneri, probabilmente non sfuggono le criticità dell’isola. “Ma i grandi sono grandi perché usano questa grandezza per cambiare le cose, non per mettersi in mostra”. Se l’artista ha deciso di fermarsi, in ogni caso, “è perché ha sentito il flusso. La Sicilia va ascoltata. Per farlo, però, bisogna stare meno sui social”.

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Valerio Musumeci
Valerio Musumeci
Valerio Musumeci, giornalista e autore. Nel 2015 ha esordito con il pamphlet storico-politico "Cornutissima semmai. Controcanto della Sicilia buttanissima", Circolo Poudhron, con prefazione della scrittrice Vania Lucia Gaito, inserito nella bibliografia del laboratorio “Paesaggi delle mafie” dell'Università degli Studi di Catania. Nel 2017, per lo stesso editore, ha curato un saggio sul berlusconismo all'interno del volume "L'Italia tradita. Storia del Belpaese dal miracolo al declino", con prefazione dell'economista Nino Galloni. Nel 2021 ha pubblicato il suo primo romanzo, "Agata rubata", Bonfirraro Editore.

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