Sviluppo di nuovi strumenti informatici anche nello stabilimento della StMicroelectronics di Catania, grazie all’autorizzazione che il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha dato e che consentirà di stipulare l’intesa per l’innovazione permettendo al sito etneo del colosso multinazionale di diventare sempre più strategico in ambito europeo. Si tratta di “un nuovo importante riconoscimento per la nostra Etna valley e i suoi lavoratori”, commenta il segretario della federazione Ugl Metalmeccanici di Catania, Angelo Mazzeo, secondo il quale “la volontà di STM di continuare ad investire in città e l’interesse dello Stato e della Regione Siciliana verso questo settore, attraverso l’invio di contributi, è un fatto positivo per tutto il nostro contesto che può davvero mirare ad essere in Europa punto strategico per lo sviluppo e la produzione di chip”.
Previsioni di ulteriori investimenti a Catania
“La firma di questo nuovo scambio di intenti tra Governo e azienda – aggiunge Mazzeo – non può che confermare quanto avevamo auspicato subito dopo la visita del ministro Urso dello scorso gennaio nel cantiere della nuova fabbrica di tecnologia su carburo di silicio a otto pollici, che oggi è quasi in dirittura d’arrivo . Tra l’altro ci sono segnali rilevanti che giungono da parte di STMicroelectronics, il cui fatturato è in forte ascesa, su potenziali previsioni di ulteriore investimento sul sito di Catania che auspichiamo siano orientate alla costruzione del polo produttivo di fette di silicio a 12 pollici, che da tempo sogniamo. Questo si andrebbe anche a tradurre in opportunità di impiego aggiuntive, oltre le 700 già previste a stretto giro con l’inaugurazione dell’impianto W-SiC da 730 milioni di euro”.
Maggiore collaborazione con l’Università di Catania
Mazzeo auspica inoltre che a partire da questa sintonia tra ministero ed STM, inoltre, si possa potenziare ulteriormente la collaborazione tra l’azienda leader della microelettronica e l’Università di Catania, “nella direzione – sottolinea – di una offerta formativa ancora più specifica e indirizzata ad immettere sul mercato del lavoro figure esperte proprio nel campo delle nuove tecnologie SiC. Non c’è alcun dubbio – conclude il sindacalista – che la Ugl Metalmeccanici Catania, in questa direzione, rimane sempre aperta al confronto quando si tratta di soluzioni utili a far crescere il nostro territorio e dare dignità e riscatto ai tanti validi giovani che chiedono di non lasciare la Sicilia per lavorare.
Dare alla zona industriale l’attenzione che merita
In linea col pensiero di Mazzeo anche il segretario territoriale della Ugl di Catania, Giovanni Musumeci, che nel ringraziare il ministro Urso per l’impegno preso a pochi giorni dal suo insediamento e subito mantenuto, rilancia la questione Zona industriale. “È la vertenza madre per la nostra città ed il nuovo sindaco Enrico Trantino ne è ampiamente consapevole. Condividiamo appieno le preoccupazioni e le esigenze espresse anche dagli industriali, con il loro presidente Angelo Di Martino, ma solo attraverso una visione comune ed un lavoro di squadra si può dar corso ad un rilancio serio del nostro sito produttivo. Area – conclude Musumeci – che nella Zona economica speciale e negli ingenti investimenti di realtà come STM continua a trovare il motivo per pretendere la giusta dignità che merita”.