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Palermo, ancora senza sepoltura 920 bare. Orlando annuncia un piano

Emergenza infinita al cimitero dei Rotoli dopo i "percolamenti" avvenuti nei giorni del gran caldo. Le opposizioni contro il sindaco, chiedono il commissariamento. Interrogazione di Salvini al governo nazionale

A distanza di anni l'”emergenza” del cimitero dei Rotoli, a Palermo, sembra ancora lontana dall’essere risolta. Nei magazzini, in capannoni e perfino negli uffici ci sono ancora 920 bare che aspettano sepoltura e che sono esposte a condizioni ambientali e climatiche potenzialmente dannose. Nei giorni scorsi, con le alte temperature, da alcune bare c’è stato addirittura un “percolamento” di liquidi organici. Una situazione da incubo per i parenti dei defunti e che fa gridare allo scandalo i consiglieri di opposizione alla giunta presieduta da Leoluca Orlando, in una polemica che arriva a Roma. Il leader della Lega Matteo Salvini ha annunciato infatti la presentazione di una interrogazione ai ministri Lamorgese e Speranza sulla “situazione ignobile” del cimitero palermitano. Stessa iniziativa anche da parte del segretario siciliano del partito, il deputato Nino Minardo.

Consiglio comunale straordinario

L’argomento è stato trattato in una seduta straordinaria del consiglio comunale di Palermo convocato proprio sul grave problema di cui ormai si parla in tutta Italia. Il sindaco ha parlato di una “emergenza in una città piena di emergenze”, ha dato la colpa della situazione alla “mancanza di risorse e di personale” e ha annunciato un piano per risolvere la questione con “provvedimenti a breve, medio e lungo termine”. Un elenco di idee e progetti che però in buona parte sono ancora da definire e sono soggetti a condizioni, autorizzazioni, varianti e votazioni di delibere in consiglio comunale.

“Cronoprogramma in preparazione”

Tra i tanti “se” e “ma” sembra invece più vicina la possibilità di trasferire (a pagamento) 400 bare al cimitero di Sant’Orsola. Anche in questo caso si tratta di un annuncio, e Orlando ha specificato che saranno necessarie “otto-dieci settimane”. Altre iniziative riguardano numeri esigui, quindi non sembrano risolutive, almeno nel breve periodo. A proposito della seduta di consiglio comunale il sindaco ha diffuso un comunicato stampa in cui annuncia che provvederà “a redigere un cronoprogramma esponendo, punto per punto, le soluzioni per le singole criticità e i tempi nei quali queste potranno essere risolte a seguito di interventi dell’amministrazione comunale e delibere del consiglio comunale”.

Tempi non brevissimi

Inoltre, prosegue Orlando, “laddove si dovranno affrontare interventi particolarmente complessi, ciò sarà esposto nel cronoprogramma per capire se un intervento rientra o meno nelle competenze del sindaco o del consiglio comunale o se è, dunque, necessario chiedere l’intervento di altri organismi. Sulla base di questo documento, che tiene conto delle indicazioni del consiglio comunale, adotterò le ordinanze necessarie”. Tempi non brevissimi dunque.

Leggi anche – Palermo: al Sant’Orsola le sepolture che non trovano posto

Contro il sindaco Lega e Cinque stelle

La relazione del sindaco non ha affatto soddisfatto le opposizioni, che hanno aspramente criticato Orlando. Gli esponenti della Lega Alessandro Anello, Roberta Cancilla, Igor Gelarda e Marianna Caronia ribadiscono la richiesta, già avanzata da Salvini, di commissariamento per la “incapacità a gestire l’emergenza”, e paventano il rischio di perdere un finanziamento da 30 milioni che potrebbe garantire “la soluzione strutturale al problema delle sepolture”. Il commissariamento viene chiesto anche dal consigliere del movimento cinque stelle Antonino Randazzo, “per porre fine a una delle pagine più drammatiche, anche a livello sanitario, della nostra città”.

Poteri speciali per intervento immediato

La pensano diversamente i consiglieri comunali del gruppo consiliare Sinistra Comune Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando e Marcello Susinno, che invece sono contrari a commissariamento o dimissioni di Orlando. “Chiediamo al primo cittadino – scrivono in una nota – di servirsi dei poteri conferiti ai sindaci dalla legge per utilizzare subito tutti i loculi messi a disposizione in città ed eventualmente, con l’aiuto del prefetto, anche quelli disponibili nell’hinterland”.

Da evitare una nuova possibile emergenza

Dimissioni, commissariamento o poteri speciali, di sicuro occorre fare presto per evitare nuovi guai, come ha avvertito in consiglio comunale l’assessore al ramo Toni Sala: “Ci sono tante bare appoggiate al suolo, bisogna sollevarle immediatamente, prima che possa verificarsi un allagamento in caso di forti piogge”. Forse, ha spiegato Sala, per aiutarci ad accelerare i tempi si dovranno chiamare “la Protezione civile nazionale o l’esercito e il genio civile”.

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Turi Caggegi
Turi Caggegi
Giornalista professionista dal 1985, pioniere del web, ha lavorato per grandi testate nazionali, radio, Tv, web, tra cui la Repubblica e Panorama. Nel 1996 ha realizzato da Catania il primo Tg online in Italia (Telecolor). È stato manager in importanti società editoriali e internet in Italia e all’estero. Nel 2013 ha realizzato la prima App sull’Etna per celebrarne l’ingresso nel patrimonio Unesco. Speaker all’Internet Festival di Pisa dal 2015 al 2018, collabora con ViniMilo, Le Guide di Repubblica e FocuSicilia. Etnalover a tempo pieno.

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