La Corte dei Conti boccia il rendiconto della Regione siciliana dell’anno 2019. Il documento emanato dalla giunta di governo guidata da Nello Musumeci era già stato approvato dalla Commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana, ma all’esame delle sezioni riunite in sede giurisdizionale il documento deve essere rivisto. I giudici hanno accolto il ricorso presentato dal Procuratore Generale siciliano, Pino Zingale, rilevando la cifra inadeguata del Fondo crediti di dubbia esigibilità, che dovrà passare da 35 a 43 milioni di euro, oltre a sollevare una questione di legittimità costituzionale sull’articolo 6 della legge regionale 3 del 17 marzo 2016 relativo al trasferimento di oneri del settore sanitario.

Il commento di Sunseri
Il primo a commentare la notizia il deputato Ars del Movimento Cinquestelle Luigi Sunseri. “Avevo chiesto a Miccichè, Armao e Musumeci di non dare seguito all’approvazione del documento contabile. Ed invece lo hanno fatto, con il voto ovviamente contrario del MoVimento 5 Stelle Sicilia. L’approvazione del rendiconto regionale, nelle more della decisione sul ricorso proposto dalla Procura, è stata una mossa sbagliata. Adesso, purtroppo, a pagarne le conseguenze sarà la Sicilia. Sono degli incapaci. E dobbiamo liberarcene il prima possibile, per il bene della nostra Terra”. Il rendiconto 2019 andrà quindi “corretto immediatamente e poi, se la Corte costituzionale accoglierà la questione di legittimità costituzionale, occorrerà coprire con fondi regionali il mutuo che, fino ad ora, veniva pagato con i fondi della sanità. Un buco enorme”, conclude il deputato.