Siccità in Sicilia, come mai non ci sono geologi nella cabina di regia

A sedici giorni dall’insediamento dellacabina di regia regionale, voluta dal governatoreRenato Schifaniper “individuare e coordinare interventi rapidi e concreti contro l’emergenza siccità”, l’Ordine dei geologi di Siciliaha lamentato l’assenza di propri rappresentati nellatask force. Tanti ingegneri ma nessun geologo, ha contestato l’Orgs, che con il presidente regionaleMauro Corraoha spiegato: “Forse ho capito male, l’emergenza non èidricamaidraulica“. Leggi anche –Siccità in Sicilia, insediata la cabina di regia regionale. Soluzioni “da domani” Con l’estate alle porte, mancano ancorainterventi effettivi. La Regione ha solo comunicato, circa dieci giorni fa, leprime soluzioni per intervenire in tempi brevi, ma da allora l’unico evento che è ha interessato il team è stata lasospensionedell’ormai ex assessore all’Agricoltura,Luca Sammartino, che ne era componente. “È evidente che alle porte della stagione calda, almeno più delle altre, ilproblema dell’acquaindirizzata a qualsiasi utente, sia esso unagricoltore, unallevatoreo uncomune cittadino, deve essere affrontato, anche perché, come sempre, ci si è resi conto di essere inemergenza” ha evidenaito il presidente dell’Ordine dei Geologici di Sicilia. Le soluzioni della cabina di regia dovrebbero permettere di intervenire nell’immediato, ma secondo Mauro Corrao, sottovalutano “l’instaurarsi di nuoviprobleminelmedio-lungo periodo“. Leggi anche –Siccità, la Sicilia ripensa ai dissalatori. Costi più bassi, ma da soli non bastano Andando a fare un focus sulla cabina di regia per la siccità, igeologici sicilianiriscontrano che “questa è costituita, tra glia altri, dadocenti universitari. La cosa che salta all’occhio, almeno a me” continua il presidente Mauro Corrao “è che tra i professori universitari non figuraneanche un geologo. Perché?”. L’ordine hapreso posizione ufficialeper evidenziare l’assenza dipropri rappresentati, quindi competenze, all’interno dellatask forceregionale contro la siccità. “Noi geologi conosciamo benel’assetto idrogeologicodel territorio siciliano. Tutte le carte tematiche geologiche, idrogeologiche, vulnerabilità delle falde idriche, ecc. per tutta la Sicilia, sono state prodotte dagliateneidigeologiadiPalermo,CataniaeMessina. Ma forse, visti i costituenti della cabina, ho capito male; l’emergenza non è idrica ma idraulica”. Leggi anche –A Catania l’ordine degli Ingegneri è in “ottimo stato di salute” Insieme aglienti di gestionee isindacati, anche l’Ordine dei geologi di Siciliasi è espresso sulle reti idriche regionali, ridotte a “colabrodo”. Lo ha fatto richiamando il dato del 2019 sui volumi di acqua dispersi nelle rete regionale,pari al 44,7%, rilevato daAcea Ato. “Intanto, mentre scrivo, le condotte idriche dei gestori che paghiamo, perdono acqua nel sottosuolo a causa di mancata manutenzione” ha evidenziato Mauro Corrao. In realtà, dati 2022 Istat indicano per la Sicilia una dispersione in rete ormai del52,5%. Mentre sappiamo daAto Ambienteche in provincia di Catania ladispersione d’acqua supera il 70%. Leggi anche –Acqua, rifiuti, internet. Sicilia divisa tra spreco e un “grande salto avanti” “Lagestione sostenibiledell’acqua include il tema delcontenimento delle perditesulle reti di distribuzione. Con lo scopo direcuperarela maggior quantità possibile della risorsa bisogna per prima cosainterveniresulle reti idriche. Come mai levarie s.p.a.egestoridelle acque siciliane non lo fanno?” ha chiesto il presidente dell’Orgs. La Regione è oggettivamente in ritardo sul tema dei gestori unici. “Colmando un ritardo di anni” si legge in una nota inviata da Palermo a seguito dell’intervento dell’assessore all’EnergiaRoberto Di MauroadEcomed“è in assegnazione l’ambito diSiracusa, è in corso la gara per quello diMessina, mentre perTrapaniè stato richiesto l’intervento del governo nazionale. Quest’anno, inoltre, è stato emanato ildecreto attuativoperl’utilizzo delle acque reflue depurateche consente l’effettivo impiego di questa risorsa perusi agricoli,industrialie neicantieri“.