Cinquanta milioni di euro. È questa, secondo le associazioni datoriali Anav Sicilia e Asstra Sicilia, la somma che la Regione siciliana dovrebbe trasferire alle aziende che si occupano del trasporto pubblico locale. “Si tratta di fondi che lo Stato ha trasferito alla Sicilia come acconto, in parte a ripiano delle perdite dovute al Covid19 e in parte per i servizi aggiuntivi”, ha detto il vicepresidente di Asstra Sicilia Michele Cimino. Le imprese, ha aggiunto Cimino, “hanno bisogno di liquidità che rappresenta l’ossigeno per la loro attività” anche alla luce dello sforzo profuso negli ultimi mesi, “in virtù del particolare momento che possiamo definire senza dubbio ancora di emergenza”.
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La replica dell’assessore
A stretto giro è arrivata la replica dell’Assessore regionale ai Trasporti Marco Falcone. “Accogliamo le sollecitazioni di Anav e Asstra, a proposito di fondi e programmi per il trasporto pubblico su gomma in Sicilia, e prendiamo spunto dall’occasione per rassicurare tutti: entro novembre, una volta definiti gli ultimi dettagli, pubblicheremo il Piano autobus della Regione Siciliana, attraverso cui acquisteremo decine di nuovi e moderni mezzi ad alimentazione green, investendo circa sessanta milioni di euro per migliorare l’efficienza della mobilità quotidiana dei siciliani”.
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Le richieste della categoria
“Per quanto riguarda, invece, i fondi per le aziende che si occupano del trasporto pubblico”, prosegue Falcone, “sempre entro novembre erogheremo ben 17 milioni per integrare le retribuzioni previste dal contratto nazionale di lavoro. Sulle risorse destinate a coprire i mancati ricavi delle imprese, circa 15 milioni, attendiamo che le stesse completino gli adempimenti su monitoraggi e certificazioni da espletare sul portale Tpl nazionale. Infine”, conclude l’esponente del governo Musumeci, “i pagamenti per i servizi aggiuntivi, espletate le ultime verifiche ancora in corso, saranno erogati così come preventivato”.