“L’assenza di Ita Airways al tavolo convocato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è offensiva quanto intollerabile. E non basta che il ministro del Lavoro Orlando affidi il suo disappunto alle agenzie. Bisogna intervenire, con estrema urgenza, per tutelare i 534 lavoratori ex Almaviva e le loro famiglie”. Il presidente della regione siciliana Nello Musumeci interviene sugli ultimi sviluppi della vertenza che riguarda i lavoratori Covisian, a rischio licenziamento dopo il ritiro della commessa da parte della compagnia aerea pubblica per i servizi di call center.
“Subito un nuovo tavolo”
“La Regione, sin dall’inizio di questa grottesca vicenda, è stata al loro fianco e continuerà a farlo, con in testa il sottoscritto”, prosegue Musumeci. “Ma basta con le chiacchiere e le tattiche! Ita ha goduto di tutto il favore e la comprensione (per non dire altro) del governo italiano. La Regione, assieme ai lavoratori, chiede una immediata nuova convocazione del tavolo, attorno al quale dovrà essere, una volta per tutte, risolto il caso di queste donne e uomini che per lunghissimo tempo hanno lavorato nei call center e che d’un tratto sono stati precipitati nella disperazione dopo il ritiro della commessa a Covisian da parte della compagnia Ita Airways”.
“Mancanza di rispetto per i lavoratori”
Alle parole del governatore fanno eco quelle dell’assessore regionale al Lavoro Antonio Scavone. “La vicenda dei lavoratori ex Almaviva occupa e preoccupa l’assessorato per il Lavoro della Regione Siciliana. Registro con profondo disappunto questa mancanza di rispetto nei confronti di centinaia di lavoratori che vedono in serio pericolo la loro posizione. L’assenza di Ita è un negarsi al confronto necessario tra le parti col proposito unico di tutelare le posizioni occupazionali dei lavoratori”, continua Scavone, “Mi unisco al richiamo del ministro del Lavoro, Orlando, chiedendo il rispetto della clausola sociale, in particolar modo per una società a totale partecipazione statale, che non può permettersi di abbandonare in questo modo ben 543 lavoratori. Si attende, rispetto a questa situazione, un intervento chiarificatore del ministro dell’Economia Franco”.