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Zes Sicilia occidentale, il commissario: “Priorità alle infrastrutture”

Autorizzazioni uniche, infrastrutture e servizi, investimenti con le risorse del Pnrr: l'attività nella Zona economica speciale tra Palermo, Trapani, Agrigento e Caltanissetta vista dal vertice della struttura commissariale, che non tralascia Termini Imerese e la zona doganale

Tre “autorizzazioni uniche” già rilasciate, due che saranno concesse a breve, altre dieci richieste pronte a partire, investimenti per oltre 70 milioni di euro in infrastrutture, in vista un’estensione delle aree perimetrate: sono i frutti della “prima ondata” nella Zes, la Zona economica speciale della Sicilia occidentale, guidata dal commissario Carlo Amenta. Si tratta di zone delimitate del territorio, dove vengono consentite agevolazioni come crediti i imposta fino a 100 mila euro, la detassazione degli utili, il rilascio dell’autorizzazione unica, con la struttura commissariale che diventa l’unica interfaccia delle imprese. Le aree in questione di fatto partono dal porto, passano dalla zona retroportuale e arrivano all’area industriale, in una logica strategica che consente alle imprese, sia quelle esistenti che quelle di nuovo insediamento, di produrre, movimentare merci e farle partire verso i luoghi di consumo.

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A Brancaccio 54 milioni di euro per la riqualificazione

Una delle principali necessità delle Zes è proprio quella di avere al proprio interno una maggiore e crescente dotazione di infrastrutture e di servizi da offrire alle aziende. “Ci stiamo preoccupando – spiega Amenta – di dotare le aree industriali di infrastrutture, possiamo operare con i fondi del Pnrr, abbiamo già aggiudicato sia la parte di progettazione che di lavori e stiamo attivando le procedure per partire”. Già avviati due interventi: uno a Trapani, da 18 milioni di euro, per collegare la zona portuale all’autostrada; un altro in accordo con il Comune di Palermo, per gestire 54 milioni di euro di appalti per la riqualificazione della costa Sud, quella prospiciente Brancaccio. Ma non finisce qui: Amenta riferisce anche di finanziamenti per permettere ai Comuni di progettare opere da sottoporre alla programmazione regionale. “Tra tutte – ricorda il commissario – la viabilità di collegamento tra l’autostrada e Carini, dove sorgerà un Centro di ricerca all’avanguardia della fondazione Rimed”.

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Da 23 comuni coinvolti, si potrebbe arrivare a 35

Al momento la Zes Sicilia occidentale coinvolge 23 comuni, “che potranno salire a 34 o 35 nel corso di una prossima riperimetrazione”, annuncia Amenta, mentre “la partnership con la Regione, grazie alla sensibilità dell’assessore delle Attività produttive, Tamaio, sta consentendo di risolvere molti problemi e trovare risorse”, assicura il commissario. Finora le attività maggiormente interessate all’iniziativa sono state quelle che si occupano di prodotti per l’edilizia e il settore della meccatronica, con un “gioiellino – specifica Amenta un’importante impresa che si occupa di schede elettroniche per i motori. Sono settore in qualche modo tradizionali ma che vedono qualche elemento di innovazione. Si tratta di soggetti che in questa prima ondata di attività della Zes erano già pronti a partire”.

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Termini imerese fulcro della Sicilia occidentale

L’attenzione alla legalità è un tema importante e che recentemente ha visto stringere accordi con le prefetture delle quattro province interessate – Palermo, Trapani, Agrigento e Caltanissetta – per assicurare un monitoraggio costante delle imprese che vogliono investire nella Zes, oltre che sugli appalti legati agli interventi infrastrutturali di competenza della struttura commissariale. C’è poi una grande attenzione verso la zona industriale di Termini Imerese, una delle più importanti di questa parte della Sicilia: “È prioritaria – riconosce Amenta – e noi siamo a disposizione dell’assessore Tamajo e dei commissari ex Blutec, supportandoli con le nostre competenze. C’è un importante investimento di oltre 50 milioni di euro proprio sul porto di Termini. Sarà gestito dall’Autorità portuale del mare di Sicilia occidentale. In prospettiva c’è anche l’opportunità di istituire la Zona franca doganale, che ciascuna Zes dovrà proporre entro il 2023. Termini è il fulcro della Sicilia occidentale e la Zes accompagna questo processo”, conclude il commissario.

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Agostino Laudani
Agostino Laudani
Giornalista professionista, nato a Milano ma siciliano da sempre, ho una laurea in Scienze della comunicazione e sono specializzato in infografica. Sono stato redattore in un quotidiano economico regionale e ho curato la comunicazione di aziende, enti pubblici e gruppi parlamentari. Scegliere con accuratezza, prima di scrivere, dovrebbe essere la sfida di ogni buon giornalista.

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